Dl giustizia: via libera definitivo dalla Camera con 163 sì e 103 astenuti
Il testo contiene anche alcuni chiarimenti attuativi per Dlgs gestione crisi d’impresa
L’Aula della Camera ha definitivamente approvato il decreto legge con misure in materia di giustizia, con 163 sì, 103 astenuti e nessun voto contrario. Il provvedimento, nel testo identico a quello licenziato da Palazzo Madama, è composto da 11 articoli e detta misure in materia di organizzazione della magistratura, gestione dell’edilizia penitenziaria e uso dei braccialetti elettronici.
Tra le novità introdotte dal Dl figurano modifiche alle norme che regolano la gestione delle crisi d’impresa con una interpretazione autentica del Dlgs 136/2024 che fissa disposizioni transitorie prevedendo la loro applicazione anche ai procedimenti pendenti al 28 settembre 2024 e non solo a quelli instaurati o aperti successivamente. La norma di interpretazione autentica del decreto specifica che gli atti compiuti prima della data di entrata in vigore del Dlgs 136/2024 restano validi e non necessitano di essere rinnovati, modificati o integrati e sono fatti salvi i provvedimenti adottati nel corso della procedura.
Tra le altre misure del Dl, il rinvio al 2025 delle elezioni per i consigli giudiziari, l’eliminazione del requisito di servizio residuo per incarichi direttivi, la proroga dei magistrati esperti in diritto di famiglia, l’estensione della copertura Inail ai lavori di pubblica utilità nonché norme in materia di formazione dei magistrati.