Società

Earn out e bonus shares nelle operazioni di aumento di capitale sociale

Luci e ombre dell'aumento di capitale con earn out e bonus shares

di Giovannella Condò Giuliana Tonini *

La Commissione Società del Consiglio Notarile di Milano, con la massima 170, si esprime a favore delle operazioni di aumento di capitale in natura che prevedono il meccanismo earn out e degli aumenti di capitale in denaro con emissione di bonus shares.

Scommettere sul futuro della società con il meccanismo earn out

Nelle ipotesi di aumento di capitale con conferimenti in natura, la Commissione Società ritiene legittimo deliberare l'emissione di un ulteriore numero di azioni rispetto a quelle emesse al momento della sottoscrizione dell'aumento. Tali azioni saranno emesse e assegnate al sottoscrittore in un momento successivo e qualora si verifichino condizioni che generalmente riguardano il raggiungimento di prestabiliti risultati economici.

Quando l'earn out viene incluso in un'operazione di aumento di capitale in natura con conferimento di complessi aziendali o partecipazioni societarie, il notaio è tenuto ad accertare che il conferimento sia effettuato nel rispetto delle regole sulla formazione del capitale sociale.

Nel caso in cui le azioni abbiano valore nominale, deve essere garantita la copertura del capitale a fronte dell'emissione di azioni che sarà effettuata se e quando si verificheranno le condizioni pattuite.

Il notaio deve altresì verificare che nella perizia redatta dall'esperto si attesti che il valore dei beni conferiti sia almeno pari al valore dell'aumento di capitale nella sua interezza .

Va sottolineato poi il rischio che le riserve siano state erose e non possano garantire la copertura dell'ulteriore aumento di capitale o, ancora, che il maggior valore dei beni generatosi non sia sufficiente a coprire il secondo aumento a causa di perdite verificatesi in un momento successivo alla delibera.

Tali aspetti critici non sussistono invece quando le azioni siano prive di valore nominale: in tal caso è possibile procedere con l'emissione delle nuove azioni senza un ulteriore aumento del capitale, avendo come effetto la riduzione della parità contabile delle azioni già emesse.

I dubbi riguardanti il non rispetto dell'articolo 2342, comma 3, c.c., sono colmati dalla Commissione Società che chiarisce che il conferimento dei beni viene immediatamente eseguito e che tutte le azioni vengono immediatamente sottoscritte e liberate.

È utile altresì sottolineare che i conferimenti in natura costituiscono il caso emblema di aumento del capitale con esclusione del diritto di opzione.

Bonus shares per i fedeli sottoscrittori

Le considerazioni sopra citate possono essere estese all'ipotesi di aumento di capitale in denaro con emissione, in un secondo momento, di azioni dette bonus shares.

La Commissione Società argomenta in merito alla legittimità della delibera di aumento del capitale in denaro che preveda l'emissione di un numero di azioni ulteriori rispetto a quelle emesse all'atto della sottoscrizione, da assegnarsi successivamente al verificarsi di condizioni inerenti alla sfera soggettiva del sottoscrittore, quali ad esempio il mantenimento per un determinato periodo di tempo delle azioni sottoscritte in sede di aumento del capitale.

L'emissione di bonus shares avviene tramite un ulteriore aumento del capitale, già deliberato, e assicurato grazie alla creazione di un'apposita riserva vincolata al momento della sottoscrizione dell'aumento originario. Anche in questo caso, però, sussiste il rischio che tale riserva non sia sufficiente a causa di perdite sopravvenute.

Per ciò che concerne azioni prive di valore nominale, si rimanda a quanto detto con riferimento all'earn out.

*a cura di Giovannella Condò Giuliana Tonini Milano Notai

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