Lavoro

Equo compenso, l'Adepp lancia l'allarme dumping - Avvocatura più isolata

Nannicini (Commissione bicamerale di controllo): "Rischio conseguenze nefaste sul sistema delle Casse previdenziali per la traslazione di attività dagli iscritti agli ordini verso altri soggetti"

di Francesco Machina Grifeo

Si arrichisce il fronte dei soggetti critici verso l'approvazione del Ddl sull'"Equo compenso" così com'è, in discussione oggi al Senato. Dopo l'allarme lanciato dal presidente della Commissione bicamerale per il controllo sull'attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza, Tommaso Nannicini -"La legge sull'equo compenso, per come è impostata, rischia di produrre seri danni alle Casse previdenziali" – anche l'Adepp si schiera contro l'approvazione tout court. Dichiaratamente a favore rimane dunque l'Avvocatura - Cnf, Aiga, Cassa forense, ad eccezione dell'Anf che ha espresso una posizione critica – e Professioni italiane.

"A destare preoccupazione – secondo Nannicini - è il sistema sanzionatorio previsto dalla legge a carico dei soli iscritti agli ordini che accettano compensi sotto la soglia dei parametri. È noto, infatti – prosegue -, come sul mercato dei servizi professionali agiscano in concorrenza tra loro sia professionisti iscritti agli ordini sia non iscritti, oltre che società di servizi e di consulenza, anche a proprietà straniera. Se si stabilisce che in relazione alle medesime attività alcuni operatori godono di piena libertà negoziale mentre altri ne vengono limitati, è chiaro che questi ultimi rischiano di essere penalizzati o addirittura espulsi dal mercato". "Una condizione - conclude Nannicini - che produrrebbe conseguenze nefaste sul sistema delle Casse previdenziali perché favorirebbe la traslazione di molte attività dai professionisti iscritti agli ordini verso altri soggetti. Spero che il Senato valuti il rischio e vi ponga rimedio".

E il monito non passa inosservato nelle stanze dell'Adepp l'Associazione dei 20 Enti previdenziali e assistenziali dei professionisti. "Se il presidente Nannicini - dichiara il presidente Alberto Oliveti - che ha una visione sistemica del lavoro autonomo libero-professionale, lancia un allarme sui possibili effetti sfavorevoli sulle Casse pensionistiche private delle norme sull'equo compenso credo sia giusto condividere la sua preoccupazione".

Il numero uno dell'Associazione sostiene come ci sia, "in giro, anche in Europa, grande aria di deregolamentazione e poco interesse per il lavoro di qualità". A giudizio di Oliveti, inoltre, l'intervento di Nannicini "credo sottolinei, in definitiva, l'importanza del ruolo degli Ordini professionali in tema di garanzia di qualità dell'esercizio professionale, anche - conclude - nella prevenzione di fenomeni, nazionali e non, di 'dumping' tariffario, che avrebbero effetti negativi sulle Casse".

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