Professione e Mercato

Equo compenso, Sisto: sprint su testo Meloni - Cnf: correttivi su riforme Cartabia

Masi a Sisto e Ostellari: "Chiediamo approvazione equo compenso, correttivi riforme, equilibrio tra avvocatura e magistratura, avvocato in Costituzione e carceri"

di Francesco Machina Grifeo

«L'avvocatura chiede espressamente che il governo tenga conto delle priorità più volte rappresentate: prima tra tutte l'approvazione della legge sull'equo compenso. Sul fronte delle riforme del processo civile e penale, auspichiamo poi che siano apportati i correttivi necessari al fine di raggiungere gli obiettivi e gli standard di efficienza imposti dal Pnrr e per riequilibrare il rapporto tra magistratura e avvocatura". Il Consiglio nazionale forense con la Presidente Maria Masi, presente il plenum dei consiglieri, illustra le istanze di interesse della professione al viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto e al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari.

Masi insiste poi per un "equilibrio" ormai resosi "necessario" anche al ministero della Giustizia: "Chiediamo di avvalersi del contributo qualificato dell'avvocatura nello svolgimento delle funzioni e delle attività del dicastero". Tra le istanze prioritarie, ritorna anche quella di un "esplicito" riconoscimento costituzionale del ruolo dell'avvocato ma anche per "un'attenzione particolare, e non più differibile, al tema delle carceri".

Per il viceministro Sisto «la battaglia sull'equo compenso deve diventare uno sprint e auspico che possa andare in tempi brevi al Senato nello stesso testo a firma Meloni della scorsa legislatura". "Le riforme approvate – ha aggiunto Sisto facendo un paragone - sono come la Smart quando era uscita sul mercato: non piaceva a nessuno ma con il tempo il giudizio è cambiato. Prima di pensare a dei correttivi, diamoci il tempo di vederle all'opera». Sul tema delle carceri, ha poi ricordato che «sono stati stanziati due milioni di euro per l'assistenza psicologica dei detenuti e un milione alla polizia penitenziaria, ma deve esserci uno sforzo di sistema che va intensificato. Si possono costruire nuove carceri, affinché la pena sia certa ma anche tendente alla riabilitazione, ma valutiamo anche un percorso di depenalizzazione».

Riguardo invece l'annosa questione dell'avvocato in Costituzione, il Viceministro si è dichiarato d'accordo «purché la questione non costituisca un elemento di distrazione, rispetto ai temi fondamentali legati alla difesa della nostra professione».

Raccolto anche l'auspicio del Cnf per un numero maggiore di avvocati al Ministero. Arriva poi il monito sulle riforme: «dobbiamo stare attenti che, anche quella dell'ordinamento giudiziario, non raffigurino un disequilibrio di poteri e occorre fare in modo che si rispetti il dettato costituzionale del giusto processo. L'avvocatura – ha concluso Sisto - deve essere il guardiano attento e il vigile controllore che questi assetti di equilibrio costituzionale siano rispettati».

«Un maggior numero di avvocati al ministero, non tanto in ruoli apicali – ha aggiunto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari - ma soprattutto in quei ruoli funzionali alla redazione delle norme. Io penso che con il ministro Nordio si possa affrontare questo aspetto, così come anche altri aspetti gli aspetti fiscali legati alle associazioni tra avvocati».

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