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Esame d'Avvocato, Aiga: il Ministero ripristini le Linee guida

La Consulta dei praticanti denuncia quesiti fuori tema o troppo lunghi o addirittura la ripresa di vecchie tracce

di Francesco Machina Grifeo

Dopo lo "sconcerto" e l'"indignazione" espressa nei giorni scorsi dall'Unione dei Praticanti Avvocati (UPA) per la modalità di redazione dei quesiti per l'esame di abilitazione alla professione forense, anche l'Aiga denuncia il mancato rispetto delle Linee guida elaborate dal Ministero nella redazione dei quesiti per la prima prova orale.

La Consulta dei Praticanti dell'Associazione italiana giovani avvocati, in un nota, afferma di aver appreso "con sommo dispiacere che molte Sottocommissioni esaminatrici, nel sottoporre le tracce ai candidati, non si stiano adeguando a quelle che sono le Linee guida emanate dal Ministero per la redazione delle stesse, con grave pregiudizio della parità di trattamento tra gli esaminandi".

L'Associazione afferma di aver ricevuto "molteplici segnalazioni" in cui si lamenta che sono stati elaborati quesiti "non inerenti le materie oggetto di esame in totale spregio delle linee guida ministeriali". Oppure, in altri casi, le tracce proposte ai candidati sono "molto lunghe e complesse e non di pronta soluzione". In tal modo contravvenendo alle indicazioni della Commissione fornite sulla base del fatto il candidato ha a disposizione solo 30 minuti per poter studiare il caso ed elaborare una soluzione / linea difensiva.

"Addirittura – prosegue la nota -, in taluni casi al candidato sono state proposte vecchie tracce che normalmente venivano somministrate per la redazione degli scritti classici, dove il candidato avrebbe avuto a disposizione sette ore di tempo".

Secondo l'Aiga l'attuale confusione "è la amara conseguenza della mancata redazione delle tracce a livello centralizzato da parte della Commissione Centrale". L'eccessiva autonomia lasciata alle sottocommissioni starebbe così "producendo i suoi effetti negativi ai danni degli oltre 25.000 candidati che si accingono a sostenere la prima prova orale con il nuovo metodo elaborato dal Ministero a seguito della fase emergenziale".

"Auspichiamo - conclude la Consulta - che le nostre segnalazioni vengano adeguatamente prese in considerazione dal Ministero e dalla Commissione Centrale al fine di riportare le Sottocommissioni, nelle varie CdA d'Italia, alla elaborazione di quesiti brevi, chiari e di pronta soluzione e dunque rispettosi delle linee guida elaborate dal Ministero".