Giustizia

Esame d'Avvocato, l'allarme dell'Aiga: nelle Corti d'Appello locali non idonei

Per l'Upa non vi sono le condizioni per radunare migliaia di persone per tre giorni consecutivi per svolgere gli scritti

di Francesco Machina Grifeo

Dopo il comunicato dei giorni scorsi con cui la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha fatto sapere che con il suo staff sta studiando le modalità per garantire lo svolgimento in sicurezza delle prove di abilitazione alla professione forense nelle date già fissate, e cioè il 13-14-15 aprile 2021, non sono mancate le reazioni degli aspiranti legali.

L'Unione Praticanti Avvocati (Upa) ha dichiarato di aver appreso "con favore l'interesse del Ministro". "È ammirevole – commenta la presidente Claudia Majolo – che si sia finalmente sentita l'esigenza di dare una risposta alle legittime istanze oltre 22 mila praticanti ma sono convinta che lo studio che Via Arenula dovrà necessariamente effettuare porterà a concludere che non vi sono le condizioni per radunare migliaia di persone per tre giorni consecutivi a svolgere tre elaborati scritti".

Sulla questione interviene anche l'Associazione italiana dei giovani avvocati. Il presidente Antonio De Angelis premette: "La frase del ministro Cartabia - "Ho a cuore la situazione dei giovani praticanti" - può sembrare scontata ma non è così, le parole del Ministro non sono state di circostanza ma necessarie a trasmettere un segnale che oltre ventimila praticanti aspettavano".

"Certo - prosegue De Angelis - il contenuto del comunicato e cioè , l'auspicio del Ministro che si possano svolgere le tre prove scritte a metà aprile, a nostro avviso, è di difficile realizzazione". "Il Ministero - prosegue - ha chiesto qualche giorno fa alle Corte di appello di verificare se, in loco, esistono dei locali che siano in grado di ospitare in sicurezza il numero dei praticanti iscritto all'esame, siamo in attesa della risposte, ma già sappiamo informalmente che alcune Corte di appello risponderanno che non hanno dei locali idonei per far svolgere in sicurezza l'esame di abilitazione, quindi temiamo che un rinvio sarà necessario".

De Angelis ha però formulato l'auspicio di poter incontrare il Ministro nei prossimi giorni "in modo da tornare a segnalare quella che è stata da sempre la nostra proposta e cioè, in via emergenziale, lo svolgimento di un'unica prova scritta, a scelta tra l'atto e il parere". Secondo l'Aiga infatti "in questo modo si riuscirebbe sicuramente a ridurre il rischio contagi ed evitare una serie di problemi che invece persistono se ci si ostina a voler svolgere le tre prove scritte, rendendo con ogni probabilità impossibile svolgere l'esame". In ogni caso, per l'Associazione sarà necessario implementare le Sottocommissioni in modo da assicurare una correzione rapida e iniziare a svolgere gli orali da settembre.

L'Upa infine ha richiamato il protocollo del C.T.S. sui concorsi pubblici del 14 gennaio 2021. Per Majolo "Il protocollo, a normativa vigente, non è applicabile, dato il numero elevato dei candidati e la durata delle prove, all'esame d'avvocato. Si dovrebbero, infatti, avere almeno 734 sedi - 1 ogni 30 candidati - e 1 sotto-commissione per ogni sede". "Vi è, poi, - prosegue la dott.ssa Majolo –un tema legato al fatto che tra i praticanti avvocati, ma anche tra i commissari, vi sono anche categorie a rischio".

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©