Civile

Esame d'avvocato, ci sarà l'estensione dei termini per la compiuta pratica

Atteso già nelle prossime ore un comunicato ufficiale, si va verso l'estensione del termine al 6 gennaio 2022

di Francesco Machina Grifeo

Ci sarà l'estensione dei termini della compiuta pratica forense per partecipare alla Sessione 2021 dell'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato che inizierà il prossimo 21 febbraio. Al Ministero della Giustizia, infatti, si sta lavorando proprio in queste ore ad una soluzione per recuperare alcune centinaia di possibili candidati che stanno concludendo la pratica in queste settimane e che attualmente sono tagliati fuori dal bando. Nei giorni scorsi le pressanti richieste dell'Unione praticanti e dell'Aiga. Un comunicato ufficiale è atteso già per oggi.

Secondo quanto previsto dal bando, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie concorsi (n. 91 del 16-11-2021), infatti, la partecipazione è limitata a chi ha completato la pratica entro il 10 novembre 2021. Una tagliola che ha messo subito in allarme gli aspiranti legali e che ora dovrebbe essere spostata al 6 gennaio.

A spiegarci come sono andate le cose è il professor Gian Luigi Gatta, Ordinario di diritto penale all'Università di Milano e Consigliere per le professioni della Ministra della Giustizia. "Diversi praticanti - afferma - hanno scritto in questi giorni al Ministero per chiedere, in ragione del rinvio dell'avvio dell'esame da dicembre a febbraio, dovuta alla pandemia, di prorogare il termine ultimo per la compiuta pratica. Quello ordinario del 10 novembre è pensato per un esame che inizia a dicembre, non a febbraio".

"Tra le richieste indirizzate direttamente alla Ministra Cartabia - prosegue il prof. Gatta - ce ne sono state di molto ben argomentate. Ne ricordo ad esempio una di Pinuccia, praticante di Palermo che concluderà la pratica domani e che, senza il decreto della Ministra Cartabia, non avrebbe avuto l'opportunità di partecipare e avrebbe dovuto ritardare di un anno l'esame di abilitazione".

Insieme al Sottosegretario Francesco Paolo Sisto e ai tecnici del Ministero dunque il prof. Gatta ha studiato la "fattibilità dell'intervento", trattandosi di derogare a una disciplina ordinaria, che dal 1933 individua ogni anno il termine del 10 novembre per la compiuta pratica. Registrando subito una apertura della Ministra Cartabia che " è stata ben lieta di venire incontro alle richieste dei praticanti". "Non va dimenticato - conclude - che si tratta di giovani che hanno iniziato la pratica nel 2020, nella prima drammatica fase della pandemia".

Nella settimana scorsa l'Unione Praticanti Avvocati aveva svolto un incontro presso il Ministero della Giustizia ponendo appunto la questione della "impossibilita di numerosi praticanti, che non hanno terminato la pratica forense entro il 10 novembre 2021, di partecipare alla sessione 2021" e chiedendone l'estensione dei termini così "da consentire a tutti i praticanti, che avranno concluso la pratica forense prima della scadenza del bando, di sostenere l'esame già nella prossima sessione". E Via Arenula, secondo la nota della Presidente Claudia Majolo, si era "impegnata a valutare la questione".

Nelle prossime ore, dunque, si capirà quale sarà la nuova dead line per la partecipazione alle prove. Ricordiamo che attualmente la domanda di partecipazione deve essere inviata per via telematica dal 1° dicembre 2021 al 7 gennaio 2022 (versando 78,91 euro). Si ipotizza dunque che la data di compiuta pratica possa essere estesa fino all'Epifania.

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