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Esame d'avvocato: doppia prova orale anche per la Sessione 2021

La Ministra Cartabia sta lavorando alla stessa formula. "Imminente" l'inizio delle seconde prove orali 2020

di Francesco Machina Grifeo

La formula della doppia prova orale in sostituzione dello scritto quasi certamente verrà estesa anche alla sessione 2021, a causa della perdurante emergenza sanitaria. In una nota diramata sabato pomeriggio da Via Arenula si sciolgono i dubbi che attanagliano migliaia di praticanti in attesa di delucidazioni sulla prossima tornata di esami di abilitazione alla professione forense che di regola iniziano con gli scritti a dicembre.

"Per lo svolgimento dell'esame di abilitazione alla professione di avvocato – si legge nella nota del Ministero -, la Ministra della Giustizia Marta Cartabia sta lavorando, insieme ai tecnici del Ministero, per proporre anche per la prossima sessione 2021 la stessa formula adottata per la sessione 2020, iniziata lo scorso mese di maggio".

A giustificare la scelta: "il perdurare dello stato di emergenza sanitaria, correlata alla pandemia da Covid-19" che rende "opportuno evitare ancora che si svolgano a dicembre le tradizionali prove scritte, con il successivo assembramento di migliaia di candidati per più giorni e molte ore".

Per il Ministero infatti la formula adottata con il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 31 è stata un successo. Permettendo di recuperare il "ritardo dovuto al rinvio delle prove scritte" che erano inizialmente previste a dicembre 2020 e furono poi rinviate dall'allora ministro della Giustizia Alfonso Bonafede con un discusso e tardivo annuncio via Facebbok.

Ad oggi, rende noto Via Arenula, il 90% dei candidati praticanti-avvocati ha già sostenuto la prima prova orale, sostitutiva delle prove scritte, che ha ad oggetto "l'esame e la discussione di una questione pratico applicativa, nella forma della soluzione di un caso, in una materia a scelta tra diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo".

Mentre è "imminente" l'inizio delle seconde prove orali, "che si dovrebbero concludere entro la fine dell'anno".

Al momento, dunque, conclude il comunicato, "è allo studio del Ministero una proposta di intervento legislativo, per estendere questa formula appena utilizzata, anche alla prossima sessione di esame di abilitazione per la professione forense".