Professione e Mercato

Esame d'avvocato, question time sull'emergenza covid - L'ipotesi della prova orale a distanza

Per l'ex sottosegretario alla Giustizia Ferri, che ha presentato l'interrogazione, potrebbe essere una soluzione idonea

di Francesco Machina Grifeo

La crescita esponenziale dei contagi porta con sé anche un grosso punto interrogativo sulle prossime prove per l'abilitazione all'esercizio della professione forense. Fra meno di cinquanta giorni - il 15, 16 e 17 dicembre -, infatti, circa 25mila aspiranti legali dovranno cimentarsi con gli esami scritti.

Le prove sono state regolate da un Dm del 14 settembre scorso (G.U. 15/10/2020), quando la situazione pandemica, pur in risalita, era ben diversa da quella attuale (1.000 nuovi casi e 14 vittime, contro 15mila nuovi contagi e 127 morti di ieri). Già allora, per garantire la sicurezza, si era previsto che le "misure disciplinanti l'accesso e la permanenza alle sedi concorsuali" sarebbero stata regolate da un successivo Dm, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale del 27 novembre, in modo da poter tenere conto dell'evolversi della situazione sanitaria.

Ma forse questo impianto ormai non tiene più. Per l'Upa (Associazione praticanti avvocati) siamo di fronte "ad una bomba a orologeria". "Chi si prenderà la responsabilità di almeno 4500 candidati previsti solo nella corte d'appello di Napoli?", si domanda retoricamente la presidente Majolo.

Un allarme raccolto anche dall'onorevole Cosimo Ferri (Iv), ex sottosegretario di Stato alla Giustizia nei Governi Letta, Renzi e Gentiloni, nonché magistrato ed ex componente del Consiglio della magistratura, che ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione scritta al Ministro in Commissione giustizia affinché, preso atto della situazione, «voglia indicare una modalità alternativa con la quale espletare l'esame da avvocato 2020/2021».

«Per accelerare la risposta- spiega Ferri – sto cercando di spostare l'interrogazione al question time, in questo modo la risposta del Ministro Bonafede potrebbe essere calendarizzata già giovedì prossimo, 29 ottobre».

Nel testo, Ferri ricorda che le prove scritte «vengono svolte nel corso di tre giorni consecutivi e prevedono la presenza di migliaia di ragazzi in banchi ravvicinati tra loro, per sette ore al giorno", producendo "inevitabili assembramenti nei padiglioni" con rischio "crescita dei contagi." Cosa accadrebbe, chiede Ferri, "qualora un candidato dovesse risultare positivo al Covid 19 durante i giorni delle prove scritte?"».

Del resto, ricorda, per altre professioni si sono previsti esami esclusivamente orali. Va in questo senso il Dm n. 661 del 24 settembre 2020 del Ministero dell'Università e della Ricerca che ha confermato la modalità "orale a distanza" per gli esami di abilitazione per le professioni di dottore agronomo e dottore forestale, architetto, assistente sociale, attuario, biologo, chimico, geologo, ingegnere, psicologo, odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista, esperto contabile e revisore legale.

L'orale in video streaming – afferma Ferri –, «sembra essere la più idonea, anche per l'esame di avvocato, a garantire lo svolgimento certo della sessione in sicurezza e tempi celeri».

«L'orale abilitante, per sopperire all'assenza di prova scritta e assicurare la selettività dell'esame – prosegue -, potrebbe prevedere quali obbligatorie le materie di diritto civile e diritto penale, più una tra procedura civile e procedura penale, deontologia e due materie a scelta».

L'ex sottosegretario, invece, non è favorevole ad una riforma strutturale dell'esame che preveda lo svolgimento di una sola prova con quiz a risposta multipla, sul modello del Ddl di riforma presentato dalla senatrice Lonardo, ed incardinato nei giorni scorsi in Commissione giustizia. Ma rileva anche come i censori più severi nulla dicono sul continuo rinvio dell'entrata in vigore della vecchia riforma che prevede il divieto dell'uso dei codici annotati durante gli scritti, ma che viene continuamente prorogata.

E intanto gli aspiranti legali - "Comitato per l'Esame d'Avvocato" con il sostegno di alcune associazioni di categoria (Cogita, Comitato No Riforma Forense etc.),- si mobilitano su internet lanciando una petizione su change.org per chiedere al Ministro un'unica prova orale per la sessione d'esame 2020, e in meno di 72h hanno quasi raggiunto le 1500 firme.

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