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Esami avvocato, miniproroga sulla scelta delle materie

La ministra Cartabia riapre i termini sino alle 12 di venerdì 30 aprile. Partenza il 20 maggio. Di 26.000 candidati, quasi 12.000 hanno scelto diritto civile come prima prova

di Giovanni Negri

Ancora qualche ora di tempo per effettuare la scelta delle materie oggetto delle due prove d’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Entro sabato scorso, 24 aprile, in realtà i candidati avrebbero dovuto esprimere, in via digitale, la preferenza. Ora la miniriapertura interessa quanti, già iscritti alla sessione 2020 slittata a sua volta sino a questa primavera, non hanno completato l’adesione entro la scadenza.

La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, con il decreto ministeriale 28 aprile 2021 (Proroga del termine di cui al decreto 13 aprile 2021, recante: «Nuove
modalità e procedure per lo svolgimento dell'esame di Stato per
l'abilitazione all'esercizio della professione forense - Sessione
2020.». (21A02611) ) , pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 di ieri , consente a questi candidati di poter effettuare, entro venerdì 30 aprile alle ore 12, la scelta delle materie per la prima e seconda prova orale, condizione necessaria al completamento della procedura di iscrizione. L’opzione dovrà essere espressa sulla piattaforma online dedicata.

Dei quasi 26mila candidati, annuncia il Ministero, 22.089 hanno già effettuato la scelta delle materie; 204 hanno invece espressamente rinunciato a sostenere la prova, mentre 3.608 praticanti, già iscritti, non hanno per ora espresso alcuna opzione. Sono questi ultimi a essere interessati dalla proroga firmata ieri, motivata con l’eccezionalità della situazione pandemica, i tempi ristretti delle procedure e i cambiamenti introdotti in questa sessione, viene ora data una nuova e ultima finestra per confermare la partecipazione all’esame. Resta confermata la data di inizio della prima prova orale, già indicata nel 20 maggio.

Sono inoltre disponibili i dati sulle preferenze espresse dagli aspiranti avvocati sulla materia scelta per la prima prova orale, sostitutiva degli scritti. La maggior parte dei candidati ha scelto il diritto civile (11.972); a seguire, diritto penale (9.416) e diritto amministrativo (701). Dati, rilevati per la prima volta, si ricorda in via Arenula, indicativi delle preferenze degli aspiranti avvocati.

Per ogni quesito nelle tre materie, vengono preparate tre buste numerate e sigillate e il candidato sceglie la busta. Al candidato viene posta una questione di carattere pratico-applicativo, nella forma della soluzione di un caso, in modo che possa essere valutata la capacità di inquadrare problemi giuridici e di argomentarne la soluzione. I quesiti sono predisposti dalla commissione esaminatrice sulla base delle linee guida che hanno escluso, tra l’altro, il riferimento a leggi speciali per civile e penale e puntualizzato meticolosamente le legge oggetto del quesito di amministrativo.

In totale, il primo orale dura un’ora dalla dettatura del quesito. Il candidato ha mezz’ora per l’esame preliminare, mezz’ora poi per la discussione. Nella fase di studio del quesito, per mezz’ora, il candidato può consultare codici, anche annotati con la giurisprudenza e prendere appunti.

Cinque invece le materie oggetto della seconda prova (una tra diritto civile e diritto penale; una tra diritto processuale civile e diritto processuale penale; tre tra diritto costituzionale, amministrativo, tributario, commerciale, diritto del lavoro, diritto dell’Unione europea, diritto internazionale privato, diritto ecclesiastico), oltre a ordinamento forense e diritti e doveri degli avvocati.