Professione e Mercato

Esami d'avvocato: slitta di una settimana la risposta del Ministero - Le ipotesi in campo

Il rinvio sarebbe dovuto a mere questioni organizzative. Via Arenula al lavoro sulle proposte del Cnf

di Francesco Machina Grifeo

Slitta la risposta di Via Arenula all'interrogazione - a firma Annibali, Ferri, Vitiello -, calendarizzata per oggi, giovedì 29 ottobre, in Commissione Giustizia della Camera, sull'esame di abilitazione alla professione forense. Nell'interrogazione si chiede se, vista l'impennata dei contagi, sia possibile tenere ferme le date – metà dicembre – e le modalità di svolgimento degli scritti , oppure si debbano vagliare modalità alternative.

A rispondere, a quanto si apprende, sarebbe dovuto essere il sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, mentre il rinvio "alla prossima settimana" - secondo quanto scrive l'onorevole Ferri su Facebook - sarebbe dovuto a meri motivi tecnici. "La risposta al question time che ho presentato in Commissione Giustizia è stata rinviata per motivi organizzativi - prosegue il post di Ferri - , ma ho percepito , ma potrei sbagliarmi, una difficoltà da parte del Ministro a trovare una soluzione. Insomma allo stato non sa che 'pesci prendere' ma certamente dovrà assumersi la responsabilità di dare una risposta chiara". E rircorda poi di aver "indicato una strada tenendo conto di quanto fatto da altri ordini professionali", il riferimento è all'orale unico per l'abilitazione alla professione.

Intanto, il Ministero starebbe lavorando per verificare la possibilità di tenere comunque gli esami ricorrendo a speciali protocolli di sicurezza. In pista, ci sarebbe anche la possibilità - suggerita nella giornata di ieri dal Cnf - di delocalizzare gli esami nei Tribunali alleggerendo così i distretti di Corte d'appello ma si fa strada anche l'ipotesi, avanzata come extrema ratio dal Consiglio nazionale forense, di un rinvio al 2021,considerata la crescita costante dei nuovi positivi.

Va ricordato poi che nei giorni scorsi, si era espresso anche l'Organismo congressuale forense, schierandosi "contro soluzioni eccezionali" ed invitando l'Amministrazione "a dare corso all'esame di abilitazione nei tempi compatibili con le esigenze igienico-sanitarie in atto". Per l'Ocf dunque meglio rinviare che "stravolgere" le modalità di esame.

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