Giustizia

Esami per magistrati, il pregio della sintesi

Le prove scritte non dovrebbero avere ad oggetto un tema teorico, ma ai candidati dovrebbero essere sottoposti un caso pratico e un problema, con la richiesta di indicare le possibili soluzioni

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di Carlo Rimini (*)

Dopo le mie considerazioni pubblicate su queste colonne sulla selezione dei magistrati (si veda il Sole 24 Ore dell’11 aprile), il dibattito si è finalmente spostato dal tema dei test psico-attitudinali alle modalità con cui viene svolto il concorso. È di pochi giorni fa la notizia che il Csm ha proposto una modifica finalizzata a rendere più rapidi i tempi di correzione degli elaborati degli aspiranti magistrati (oggi fra la data in cui un concorso viene bandito e il momento in cui i nuovi magistrati...