Giustizia

Riforma giudici onorari, spunta la stabilizzazione

La riforma della magistratura onoraria passerà attraverso la legge di bilancio e potrà prevedere una stabilizzazione. Queste le indicazioni di metodo e di merito emerse ieri dopo un incontro tra la ministra della Giustizia Marta Cartabia e alcuni componenti della commissione che mesi fa ha consegnato un progetto organico di intervento

di Giovanni Negri

La riforma della magistratura onoraria passerà attraverso la legge di bilancio e potrà prevedere una stabilizzazione. Queste le indicazioni di metodo e di merito emerse ieri dopo un incontro tra la ministra della Giustizia Marta Cartabia e alcuni componenti della commissione che mesi fa ha consegnato un progetto organico di intervento.

Sui contenuti le ipotesi sono due. La prima è costituita dalla possibilità di stabilizzazione nelle attuali funzioni di tutta la magistratura onoraria in servizio, secondo un procedimento da completare nell’arco di tre anni, in base all’anzianità di incarico.

La stabilizzazione dovrà avvenire attraverso una verifica, sulla base, si sottolinea, dell’articolo 97 della Costituzione, attraverso prove con modalità in via di definizione, indirizzate a valorizzare le esperienze maturate e tenendo conto delle procedure di conferma già esistenti.

La seconda possibilità offerta ai magistrati onorari in servizio, in alternativa alla stabilizzazione, sarà rappresentata da un’indennità forfettaria, calibrata sulla base degli anni di servizio maturati.

Quanto al trattamento economico, è tuttora oggetto di un confronto tra il ministero della Giustizia e quello dell’Economia e delle finanze, per arrivare, nel limite del possibile, ad un risultato corrispondente alle indicazioni fornite dalla commissione ministeriale.

Le novità saranno introdotte come emendamento governativo al prossimo disegno di legge Bilancio, in maniera da assicurare risposte definitive alla categoria entro il 31 dicembre 2021.

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