Giustizia

Giustizia tributaria, Leone: "Riforma frettolosa" - Balzo del contenzioso + 55% ma si riduce arretrato

"L'iniziativa senza dubbio più rilevante è il progetto Prodigit sulla giustizia predittiva, ora nella fase attuativa. La banca dati verrà realizzata in partnership tra Cpgt e Mef"

Vi è "uno stato di confusione normativa causata sia dalla fretta del legislatore e sia dalla non adeguata ponderazione di alcune scelte che via via si stanno facendo" e un "disinteresse" che si traduce in "assenza di investimenti" in mezzi e personale. Nonostante questo "sono stati garantiti rapidi tempi di definizione delle cause", in linea con i parametri europei di ragionevole durata del processo. Lo ha detto il presidente del presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria Antonio Leone facendo un bilancio della consiliatura che si sta per chiudere, nella sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario.

Leone critica in particolare la riforma della giustizia tributaria: "Una riforma frettolosa, che sta creando difficoltà applicative, e che invece di risolvere i problemi (pochi) di questa giurisdizione li sta creando". Il Consiglio di presidenza aveva proposto una riforma che "prevedeva un primo ineludibile punto: l'autonomia dal Mef". "L'autonomia dal Mef non c'è stata - afferma Leone - e, anzi, la sua presenza è sempre più in crescita, minando l'indipendenza dei giudici quantomeno sotto il profilo della 'apparenza'".

La riforma, per altro, critica Leone "è arrivata prima della tanto attesa riforma fiscale, di cui si parla ormai da decenni e che avrebbe dovuto precorrerla" per "assicurare l'intellegibilità ed applicabilità della norma tributaria". Ha anche lamentato che i fondi attribuiti al Cpgt "sono rimasti pressoché gli stessi dal 2007.

Il personale amministrativo in servizio presso il Consiglio, poi, è calato in dieci anni di circa il 30 per cento e ha attualmente una età media di più di sessanta anni. Per non parlare delle endemiche carenze di personale amministrativo in forza presso le Corti tributarie". "Che ci sia stato disinteresse, per usare un eufemismo, mi pare del tutto evidente - ha affermato -. L'unica eccezione in termini di investimento è stata nello sviluppo del processo telematico che oramai sembra essere entrato nelle abitudini di tutti i giudici tributari".

Giustizia predittiva - "L'iniziativa senza dubbio più rilevante è il progetto Prodigit sulla giustizia predittiva", che "ha l'obiettivo di aumentare il livello di digitalizzazione delle attività interne del Consiglio di Presidenza, di implementare la banca dati nazionale di giurisprudenza di merito nell'ambito del sistema informativo del Mef, e di creare un modello sperimentale di miglioramento della prevedibilità delle decisioni (la cosiddetta 'giustizia predittiva').

"La banca dati di giurisprudenza – ha proseguito Leone - costituirà un unicum nel panorama delle giurisdizioni italiane", ha sottolineato, e "consentirà di divulgare i contenuti delle sentenze, far conoscere al pubblico gli orientamenti delle Corti, far conoscere alla Cassazione i dettagli e le dimensioni del contenzioso di merito, migliorare la qualità delle sentenze". Dopo essere stato finanziato e approvato con oltre otto milioni di euro di fondi europei, non legati al Pnrr "ma reperiti grazie ad una iniziativa del Consiglio, il progetto - ha spiegato - è ora nella fase attuativa. La banca dati verrà realizzata in partnership tra Cpgt e Mef".

Contenzioso a livelli pre-Covid, +55% nel 2022 - Aumenta il contenzioso nel 2022, anno che ha visto una forte ripresa dell'attività con valori in linea con quelli del 2019, prima della normativa Covid: le controversie complessivamente pervenute al 31 dicembre 2022 presso le Corti tributarie provinciali e regionali sono state 187.023, con un aumento del 55% rispetto all'anno precedente quando erano state 120.511.

Il numero delle controversie decise nel 2022 è stato di 190.441, sostanzialmente invariato rispetto al 2020, quando erano state 193.293. Al 31 dicembre del 2022 pendevano complessivamente 269.809 controversie, a fronte delle 272.677 del 2021. In particolare, nel 2022 i ricorsi presentati presso le Corti provinciali sono stati 145.972, mentre nel 2021 erano stati 77.556. Gli appelli in sede regionale nel 2022, invece, sono stati 41.051, mentre nel 2021 erano 42.955. Nelle sedi regionale vi è stata una riduzione dell'arretrato del 11,3% sul 2021. Dal raffronto con gli anni precedenti, dunque, emerge la capacità della giustizia tributaria di far diminuire costantemente l'arretrato e di rispettare sempre i tempi europei per la durata dei procedimenti di primo e secondo grado. Discorso a parte per la Corte di Cassazione che riguarda il Ministro Nordio e il Consiglio superiore della magistratura".

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