I fondi Simest per l'internazionalizzazione sono un aiuto concreto per le PMI sostenibili e digitali
La principale novità di quest'anno è dedicata alla digitalizzazione e alla sostenibilità aziendale: due colonne portanti per il futuro delle PMI italiane. Le imprese richiedenti saranno inoltre beneficiarie di una quota di fondo perduto sul finanziato fino al 40% per le imprese del Sud e fino al 25% per le imprese di Cento e Nord Italia.
Con un portale che in sole 24 ore dall'apertura ha registrato oltre 4.000 domande per un controvalore complessivo superiore ai 600 milioni di euro, Simest – Gruppo CDP Cassa Depositi e Prestiti – è stato tra i primi enti erogatori ad assegnare le risorse Next Generation EU.
Per questa edizione aperta in autunno un nuovo focus: non solo il sostegno all'internazionalizzazione ma anche alla sostenibilità e alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese. Sono state molte le imprese che hanno già presentato domanda per dare uno slancio alla loro crescita nel mercato globale.
Un'opportunità che sarà possibile cogliere fino al 31 Dicembre 2021.In considerazione delle recenti criticità̀ causate dall'emergenza Covid-19, fino a fine anno la richiesta dei fondi Simest sarà esente dalla presentazione di garanzie.
La principale novità di quest'anno è dedicata alla digitalizzazione e alla sostenibilità aziendale: due colonne portanti per il futuro delle PMI italiane. Le imprese richiedenti saranno inoltre beneficiarie di una quota di fondo perduto sul finanziato fino al 40% per le imprese del Sud e fino al 25% per le imprese di Cento e Nord Italia.
Per quanto riguarda le altre novità, il gruppo agevolativo di questa edizione si compone di tre soluzioni di finanziamento, di cui due già conosciute e presenti nei round precedenti e una dedicata alle imprese esportatrici.
Pensata appositamente per imprese con un fatturato estero pari almeno al 10% del fatturato totale dell'ultimo bilancio, la soluzione Transizione Digitale ed Ecologica prevede almenoun 50% del budget dedicato all'implementazione di soluzioni digitali. Sarà inoltre possibile agevolare le spese di internazionalizzazione come l'apertura di una sede estera e quelle di consulenza di figure quali i Temporary Export Manager. Ultimi ma non per importanza gli investimenti nella sostenibilità come l'acquisizione di certificazioni ambientali e l'implementazione di pannelli solari e di veicoli elettrici.
Rimangono invariate rispetto all'edizione di giugno le condizioni per la misura Fiere e Mostre che permette alle imprese di prendere parte ad una fiera di settore a carattere internazionale sia su suolo nazionale che estero. Il finanziamento copre il 100% del piano dei costi: dalla fee di iscrizione alla fiera ai costi del personale coinvolto, del materiale pubblicitario e molto altro.
Al fine di aumentare il tasso di digitalizzazione delle PMI però, per questo round almeno il 30% del budget richiesto dovrà essere dedicato ad investimenti nel digitale: sono comprese le campagne di digital marketing, le spese per software gestionali (CRM), gli investimenti in web design.
Nonostante i massimali leggermente ridotti rispetto all'edizione precedente, la soluzione E-Commerce si conferma tra le favorite di molte imprese per incrementare le vendite ed aprirsi al mercato internazionale senza necessariamente dover sostenere le gravose spese di apertura di una filiale estera.
La soluzione di finanziamento è estremamente comprensiva, partendo dai costi di creazione e manutenzione di un e-commerce o app e le relative spese di consulenza a supporto, fino alle spese di indicizzazione e di digital marketing.
Per questa edizione sarà possibile finanziare anche le opere di miglioramento di un e-commerce già esistente.
Condizione necessaria per l'accesso ai finanziamenti Simest è l'aver depositato almeno un bilancio per un intero esercizio.
Ad esclusione della soluzione Fiere e Mostre, sarà inoltre necessario essere una società di capitali (Srl o SpA) ai fini dell'accettazione della domanda.
Dopo un anno segnato dalla pandemia, i fondi Simest rappresentano un aiuto concreto per numerose realtà imprenditoriali italiane. Non solo per le condizioni di finanziamento che prevedono un tasso agevolato significativamente basso – 0,055% – e per le quote di fondo perduto, ma anche per l'incentivo che offrono al rafforzamento del tasso di digitalizzazione e di sostenibilità delle imprese del nostro Paese. Due condizioni fondamentali per una maggior resilienza delle PMI italiane.
*a cura di di Stefania Esposito di Blue Ocean Finance