Professione e Mercato

I professionisti assunti per il Pnrr non perdono Albo e Cassa

Con il Dl di attuazione del Piano gli incarichi a tempo determinato non comportano la rinuncia alle due iscrizioni

di Valeria Uva

I professionisti che ottengono un incarico nella Pa a tempo determinato, legato al Pnrr, non dovranno più cancellarsi né dall’Albo né dalla cassa di previdenza. A rendere possibile la temporanea “convivenza” del regime di lavoratore dipendente pubblico con quello da libero professionista è una norma che il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha voluto inserire nel decreto legge di attuazione del Piano esaminato il 27 ottobre dal Consiglio dei ministri.

L’articolo 27 del Dl prevede infatti che per i professionisti assunti a tempo determinato “ non è richiesta la cancellazione dall’Albo, collegio o ordine professionale di appartenenza e una eventuale assunzione non determina in nessun caso la cancellazione d’ufficio”. Da chiarire se, esclusa la cancellazione, sarà comunque necessaria una sorta di “sospensione” dagli Albi per tutto il periodo di servizio presso la Pa che - di fatto - resta incompatibile con lo svolgimento della libera professione. Ma la novità sembra anche guardare oltre l’orizzonte temporale del Piano che dovrà concludersi al massimo nel 2026, facendo riferimento anche ad eventuali assunzioni in pianta stabile.

La norma si occupa poi anche dell’inquadramento previdenziale e con una deroga alla normativa vigente consente a tutti i professionisti anche di rimanere iscritti alle Casse previdenziali private, sia le “vecchie” del Dlgs 509 che le “nuove” del decreto 103. E in aggiunta si prevede anche una sorta di ricongiunzione senza oneri delle posizioni previdenziali in caso che il professionista (probabilmente per un’assunzione in pianta stabile nel settore pubblico) “ non opti per il mantenimento dell’iscrizione alla cassa previdenziale di appartenenza”.

L’obiettivo è quello di rendere ancora più attrattiva per i professionisti la candidatura ai tantissimi incarichi a tempo determinato previsti per il monitoraggio degli interventi del Pnrr. Senza doverli costringere a scegliere tra la pubblica amministrazione e l’appartenenza agli istituti della libera professione. Essendo inserita come modifica al primo decreto sul Pnrr la norma vale anche per i concorsi e il reclutamento già bandito. Sono infatti in fase di svolgimento un primo concorso da 500 posti per il coordinamento, l’attuazione , la rendicontazione degli interventi del Piano (aperto anche ai commercialisti) e il maxiconcorso da oltre 8mila posti per l’ufficio del processo, anche questo con alcuni posti riservati ai laureati in economia.

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