Lo stato legittimo dell'immobile può alternativamente ricavarsi dal titolo abilitativo che ha previsto la costruzione (o la regolarizzazione in sanatoria) o da quello che ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio totale, più tutti i titoli successivi per interventi parziali. Lo chiarisce la Cgars con la sentenza 446/2025.
Dopo aver affrontato qualche settimana fa la nobile materia dell'urbanistica, la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa offre l'occasione per occuparsi del parente proletario della prima, l'edilizia, in uno degli aspetti più delicati fra i diversi che interessano gli invero numerosi e pazienti operatori del settore: il cosiddetto stato legittimo dell'immobile.
L'importanza del tema edilizio
Se l'incertezza derivante da un dato normativo diviso fra norme statali e regionali nonché regole locali non sempre (anzi, quasi...
Istituti di pena: bilanci e riflessioni per mettere mano a riforme urgenti
di Fabio Fiorentin - Magistrato di sorveglianza presso il Tribunale di Venezia