GiurisprudenzaPenale

IL COMMENTO - REATI EDILIZI - La doppia conformità congiunta non si applica in via retroattiva

di Aldo Natalini

N. 22

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La sentenza n. 12520/2025 è intervenuta per la prima volta, sebbene con obiter dicta, sul cd. "certificato di stato legittimo" dell'immobile, rilasciato dalla competente autorità comunale ai sensi del novellato articolo 9-bis Dpr n. 380/2001 (Tue), come modificato dal Dl n. 69/2024, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 105/2024, nonché sul novello articolo 36-bis Tue, anch'esso aggiunto lo scorso anno dal decreto "Salva casa", di cui ha precisato la portata applicativa irretroattiva, in applicazione del principio tempus regit actum.

Lo "stato legittimo" dell'immobile e la doppia conformità "disgiunta", come introdotti, lo scorso anno, dal decreto "Salva casa", approdano in Cassazione.

Pur trattandosi di obiter dicta, quelli contenuti nella sentenza n. 12520/2025, depositata dalla Terza Sezione penale di Piazza Cavour lo scorso 1° aprile, sono principi di diritto che, sebbene privi di specifica rilevanza per il caso deciso, meritano comunque di essere segnalati per essere i primi - a quel che consta - riguardanti l'esegesi degli...