La Consulta nella sentenza n. 151 del 2025, ponendosi nel solco della sua consolidata giurisprudenza volta ad eliminare incongrui momenti di rigidità della pena, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del meccanismo relativo al bilanciamento delle circostanze eterogenee nella parte in cui non consente al giudice, qualora deve decidere sul reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, di considerare prevalenti le circostanze attenuanti generiche sull'aggravante della recidiva reiterata.
Il Giudice delle leggi ha ritenuto che il divieto di prevalenza sulla circostanza aggravante della recidiva reiterata, relativamente al reato di sequestro estorsivo, violi alcuni parametri costituzionali perché la reazione sanzionatoria a un fatto di reato, pur offensivo del bene giuridico e colpevolmente realizzato, non deve risultare eccessiva rispetto alla concreta gravità oggettiva e soggettiva del fatto. Ciò tenendo conto dell'ampia gamma delle condotte riconducibili alla previsione incriminatrice...
Argomenti
I punti chiave
- La quaestio sottoposta al vaglio della Consulta
- I parametri costituzionali violati
- L'esigenza di mitigare la rigidità sanzionatoria del sequestro estorsivo rispetto al minor disvalore del fatto
- Necessità di restituire al giudice la possibilità di applicare, nel giudizio di bilanciamento con la recidiva reiterata, le generiche nella massima estensione
- Il ripristino dell'incondizionata discrezionalità giudiziale nella gestione del concorso eterogeneo di circostanze del reato
EDITORIALE - Semplificazione norme, una nuova legge che getta le basi per un piano di riordino
di Marcello Clarich, Ordinario di diritto amministrativo Sapienza Università di Roma e Andrea Nardi, Avvocato del Foro di Roma
