Il compagno che costringe a ferirsi per abortire commette reato
Il partner che, armato di un coltello e di una lametta, costringe la sua compagna ad autolesionarsi per procurarsi in tal modo una interruzione della gravidanza, proferendo espressioni intimidatorie nei suoi confronti e spingendola per terra, commette il reato di violenza privata. Tale condotta intimidatoria, infatti, è idonea a incutere timore e suscitare la preoccupazione per la vittima di un danno ingiusto.
Corte d'Appello Roma - Sezione I penale - Sentenza 8 febbraio 2016 n. 629
Corte d'appello di Roma, sentenza 8 febbraio 2016, n. 629