Il danno da lesione della privacy non è in re ipsa
di Francesca Perego Mosetti *
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La Cassazione ha affermato che il danno da lesione della privacy, come ogni danno non patrimoniale, non sussiste in re ipsa, non identificandosi lo stesso con la mera lesione dell'interesse tutelato dall'ordinamento, ma con le conseguenze di tale lesione.

Con l'ordinanza 10.06.2021 n.16402 la Suprema Corte ribadisce che, anche in tema di violazione dei dati personali, il danno per essere risarcibile, deve rispondere ai requisiti di "serietà del danno" e di "gravità della lesione", non identificandosi lo stesso con la mera lesione dell'interesse tutelato dall'ordinamento, ma con le conseguenze di tale lesione, potendo poi essere provato anche attraverso presunzioni.
Il caso deciso dalla Suprema Corte riguarda l'azione risarcitoria promossa dal ricorrente...
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