Amministrativo

Il denaro pubblico indebitamente erogato va restituito, non vale la buona fede del percettore

Il recupero è un atto dovuto che costituisce espressione non rinunziabile di una funzione pubblica vincolata

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di Pietro Alessio Palumbo

Il Consiglio di Stato ( sentenza n. 7712/2024 ) ha chiarito che in caso di indebita erogazione di denaro pubblico, l’affidamento del percettore delle somme e la stessa buona fede non sono d’ostacolo all’esercizio, da parte dell’amministrazione, del potere-dovere di recupero, in linea con il canone costituzionale di buon andamento; né l’amministrazione è tenuta a fornire un’ulteriore motivazione sull’elemento soggettivo riconducibile all’interessato o all’interesse pubblico al recupero. Secondo il...