Il deposito delle principali sentenze del giorno
Le decisioni dell'8 aprile su usucapione, assicurazioni e abuso d'ufficio
CIVILE
USUCAPIONE - Cassazione n. 9360
L’usucapione non può essere rivendicata se manca la prova del possesso esclusivo, tra gli altri motivi anche perché la madre del ricorrente non era sua ospite ma viveva con lui
USUCAPIONE - Cassazione n. 9359
La Corte ricorda che il possesso delle chiavi, questo in esclusiva, non basta, al contrario sarebbe sufficiente il cambio di serratura
PROCEDIMENTO CIVILE - Cassazione n. 9358
Rinvio alle Sezioni unite – Saranno le sezioni unite a stabilire le caratteristiche che deve avere la procura a margine del ricorso. A fronte del contrasto c’è l’esigenza di non restringere troppo l’accesso al processo
ASSICURAZIONE - Cassazione n. 9380
L’assicurazione contro gli infortuni mortali va ricondotta al tipo negoziale dell’assicurazione sulla vita, non si applicano dunque le norme sul danno
LAVORO - Cassazione n. 9379
Rinvio alla Corte costituzionale – La Cassazione solleva dubbi di costituzionalità della norma che esclude gli assegni in favore dei familiari del lavoratore straniero titolare di permesso unico, se questi non hanno la residenza stabile nel territorio. Il beneficio è concesso solo in caso di reciprocità o di convenzione internazionale.
PREVIDENZA - Cassazione n. 9377
Rinvio alla Corte costituzionale – La Cassazione rinvia alla Consulta la norma che nega la possibilità di estendere la pensione di reversibilità all’ascendente (nello specifico il nonno) che si prende cura del ragazzo maggiorenne e non autosufficiente. Per la Suprema corte le esigenze di bilancio trovano un limite in caso di trattamento irragionevolmente discriminatorio in situazioni identiche
LAVORO - Cassazione n. 9375
Inail - Il possesso della patente B e C non basta per il risarcimento del dipendente a causa dell’infortunio avuto quando era alla guida di un motociclo 250 al quale non era abilitato
DISCIPLINARE MAGISTRATI - Cassazione n. 9391 e n. 9390
Respinti i ricorsi del giudice del tribunale di Spoleto contro la sospensione cautelare da funzioni e stipendio, per corruzione in aste giudiziarie. Nella vicenda coinvolta la compagna avvocato che avrebbe fatto pressioni per far iscrive un altro legale indagato nella lista dei delegati alle vendite giudiziarie
BANCHE - Cassazione n. 9388
La banca risarcisce per la richiesta di fallimento in assenza di presupposti
PENALE
MESSA ALLA PROVA - Cassazione n. 13219
Il giudice che respinge la domanda di messa alla prova sulla base della gravità dei fatti, desunta dal tempo prolungato e dall’organizzazione, non è tenuto a esaminare il programma di trattamento
ALCOLTEST - Cassazione n. 13198
Ininfluente l’umidità dell’aria al 95% se il report da un risultato corretto. Il ricorrente faceva riferimento al decreto del ministero dei Trasporti che fissa il tetto di umidità al 90% per il buon funzionamento dell’apparecchio Drager 7110 Mk
ORDINAMENTO PENITENZIARIO - Cassazione n. 13229
Il giudice non può negare la liberazione anticipata al detenuto che si è ben comportato all’interno del carcere e con la famiglia, solo sulla base della sua mancata revisione critica rispetto ai gravi reati commessi: la capacità di revisione è un requisito non previsto.
PERQUISIZIONI - Cassazione n. 13257
Per la perquisizione e il sequestro in caso di ricerca di armi, non serve una notizia di reato, né il via libera dell’autorità giudiziaria. Non c’è neppure l’avviso al diritto all’assistenza di un legale
PENA - Cassazione n. 13253
No alla seconda sospensione condizionale, nello specifico per il reato di bancarotta, se con il beneficio si supera il tetto di legge
DIFFAMAZIONE - Cassazione n. 13252
La mail mandata all’indirizzario di un vecchio gruppo di colleghi fa scattare la diffamazione anche se l’offeso è tra i destinatari. La Cassazione prende in considerazione i nuovi mezzi di comunicazione come le piattaforme per le conference call e ricorda che in caso di insulto quando sono tutti collegati c’è solo l’ingiuria se invece il destinatario è assente il reato è diffamazione
ABUSO D’UFFICIO - Cassazione n. 13250
Abuso d’ufficio e falso ideologico per gli agenti della stradale che annullano in autotutela le multe per eccesso di velocità prese dai carabinieri