Cassazione in un minuto

Il deposito delle principali sentenze del giorno

L'11 agosto focus su lavoro, condominio e ordinamento giudiziario

CIVILE

LAVORO - Cassazione n. 24722
Illegittimo il licenziamento per scarso rendimento (meno del 50% della media di reparto), se il datore non ha affisso il codice disciplinare in un luogo accessibile a tutti. Passo necessario perché la violazione non ha rilevanza penale né rientra nel cosiddetto minimo etico.

CONDOMINIO - Cassazione n. 24713
La domanda di impugnazione proposta dal singolo non è ristretta all'accertamento della validità del rapporto parziale che lega l'attore al condominio ma si estende all'intera deliberazione.

SIMULAZIONE PATRIMONIALE- Cassazione n. 24687
Mentre il contenuto essenziale dell'accordo di separazione non può essere oggetto di azione simulatoria assoluta, il negozio patrimoniale di attribuzione immobiliare, contenuto nelle condizioni di separazione consensuale omologate, può essere aggradito da terzi creditori del simulato alienante. È valida l'iscrizione ipotecaria effettuata da terzi creditori del simulato alienante dopo l'atto di disposizione patrimoniale e prima della sentenza di accoglimento della domanda di simulazione assoluta che provoca la nullità del negozio per assenza di causa, e dunque i beni si considerano come mai usciti dal patrimonio del disponente.

PENALE

ORDINAMENTO PENITENZIARIO - Cassazione n. 31017
La battitura degli oggetti sulla grata delle celle da parte di un detenuto poi imitato da tutti gli altri può non essere oggetto di sanzione disciplinare solo se determinata da violazione di diritti fondamentali. Nello specifico la cassazione accoglie il ricorso del ministero contro la decisione del giudice di annullare la sanzione perché la protesta aveva avuto inizio contro il provvedimento che imponeva l'obbligo, poi considerato illegittimo, di spegnere la Tv a mezzanotte. Dunque non un diritto fondamentale violato.

CARCERE - Cassazione n. 31012
41-bis – Il diritto fondamentale allo studio non può considerarsi violato dalla circolare che richiede che i corsi universitari siano seguiti nell'ateneo più vicino al carcere.