Civile

Il ministero della Difesa deve pagare le tasse ai Comuni per gli alloggi militari

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di Patrizia Maciocchi

L'esenzione per le tasse comunali per gli immobili dello Stato spetta solo nel caso questi siano destinati “direttamente e immediatamente allo svolgimento di compiti istituzionali”. Con questa motivazione la Cassazione (sentenza 3268) ha respinto ricorso del ministero della difesa che chiedeva l'esenzione dall'Ici per gli immobili destinati agli alloggi dei militari. I giudici di piazza Cavour danno partita vinta a Roma capitale. Il ministero aveva fatto ricorso contro un avviso di accertamento per l'Ici 2003, considerato legittimo dalla Ctr, che aveva disatteso la tesi del ministero, secondo il quale gli alloggi di servizio dei militari devono essere considerati a tutti gli effetti “infrastrutture militari” che garantiscono la funzionalità degli enti, comandi e reparti. E per questo vanno fatti rientrare nell'esenzione. Diverso il parere della Cassazione. L'esenzione Ici spetta, infatti, solo se l'immobile è direttamente e immediatamente destinato alla svolgimento dei compiti istituzionali dell'ente. Un'ipotesi che non ricorre in caso di “utilizzazione semplicemente indiretta a fini istituzionali, che si verifica quando il godimento del bene stesso sia ceduto per il preminente soddisfacimento di esigenze di carattere privato (quali quelle abitative proprie del cessionario e della relativa famiglia) e della quale è certo sintomo il pagamento di un canone. Nello specifico, conclude la Corte, lo stesso dicastero chiarisce che gli immobili, obbligatoriamente accatastati, sono alloggi per il personale di servizio e per le loro famiglie. Un uso conseguente ad una concessione amministrativa del bene a fronte di un canone.

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