LA QUESTIONE
Cos’è il Registro delle Attività di Trattamento (talvolta indicato con l’acronimo RAT)? Cosa deve contenere? Quali soggetti sono obbligati a tenere il suddetto registro e quali sono invece esenti da tale obbligo? Ricorrendone i requisiti, è obbligato alla tenuta del RAT anche l’eventuale sub-responsabile del trattamento?
Il registro delle attività di trattamento nella normativa
Partendo dal contesto normativo, l’articolo 30 del Reg. UE n. 2016/679, rubricato “Registri delle attività di trattamento” prevede che ogni titolare del trattamento debba tenere un registro delle attività di trattamento svolte sotto la propria responsabilità. Tale registro deve contenere, per ciascun trattamento, tutte le seguenti informazioni:
- il nome e i dati di contatto del titolare del trattamento e, ove applicabile, del contitolare del trattamento, del rappresentante del titolare del trattamento e del responsabile della protezione dei dati;
- le finalità del trattamento;
- una descrizione delle categorie di interessati e delle categorie di dati personali;
- le categorie di destinatari a cui i dati personali sono stati o saranno comunicati, compresi i destinatari di paesi terzi od organizzazioni internazionali;
- ove applicabile, i trasferimenti di dati personali verso un paese terzo o un’organizzazione internazionale, compresa l’identificazione del paese terzo o dell’organizzazione internazionale e, per i trasferimenti di cui al secondo comma dell’articolo 49, la documentazione delle garanzie adeguate;
- ove possibile, i termini ultimi previsti per la cancellazione delle diverse categorie di dati;ove possibile, una descrizione generale delle misure di sicurezza tecniche e organizzative di cui all’articolo 32, paragrafo 1.
Il comma 2 del medesimo articolo dispone che anche ogni responsabile del trattamento tenga un registro di tutte le categorie di attività relative al trattamento...
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