Il Tribunale di Bologna rinvia alla Corte Ue la nozione di “Paesi sicuri”
La questione è se possa qualificarsi sicuro anche un Paese in cui vi siano delle persecuzioni per particolari gruppi sociali, per es. Lgbtiqa+, minoranze etniche o religiose. E se in caso di contrasto debba prevalere la normativa europea o quella nazionale
Nell’ambito di un ricorso promosso da un cittadino del Bangladesh contro la Commissione territoriale che gli aveva negato il riconoscimento della protezione internazionale, il Tribunale di Bologna (ordinanza n. 14572/2024) ha posto – con urgenza - alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea due questioni pregiudiziali relative alla interpretazione della nozione di “paese sicuro” contenuta nel recente decreto legge adottato dal Governo a ridosso dell’ordine di trasferimento in Italia, deciso dal tribunale...