In G.U. il referendum sulla “Cittadinanza”, possibile firmare on-line
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 208 del 5 settembre 2024, il quesito che prevede la “riduzione a 5 anni di residenza legale del termine per la concessione della cittadinanza italiana ai cittadini extra Ue”
È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n.208 del 5 settembre 2024, il quesito depositato nei giorni scorsi in Corte di Cassazione per il “Referendum cittadinanza” che prevede la “riduzione a 5 anni di residenza legale del termine per la concessione della cittadinanza italiana ai cittadini extra Ue”.
La consultazione, si legge nelle motivazioni al quesito, “mira al ritorno al termine di 5 anni di soggiorno legale ininterrotto in Italia ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni”. Si tratta di un termine, spiegano i promotori, previsto in molti altri Stati della Ue e la legislazione italiana lo prevedeva dal 1865 al 1992, quando la legge n. 91/1992 “ha introdotto una penalizzazione per i cittadini di qualsiasi Stato extra Ue (per i quali si passò dall’esigere almeno 5 anni all’esigere almeno 10 anni) inserendo una facilitazione a 4 anni per i cittadini degli Stati Ue, che presentano un numero inferiori di domande, visto che la cittadinanza europea si aggiunge alle cittadinanze degli Stati Ue”.
Ai fini della concessione della cittadinanza, oltre alla residenza ininterrotta in Italia resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica. In Italia le persone in possesso di questi requisiti che potrebbero beneficiare direttamente o indirettamente (figli minori conviventi) dell’intervento proposto sono circa 2,5 milioni.
Il quesito è il seguente: «Volete voi abrogare l’art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonche’ la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza“?».
Dopo la pubblicazione del Dpcm 18 luglio 2024, sulla G.U. n. 173 del 25 luglio 2024, è online la piattaforma di raccolta firme per i referendum. È possibile dunque firmare anche accedendo all’area privata con la propria identità digitale (Spid, Cie, Cns o eIDAS).
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di Ennio Codini - Professore associato di diritto pubblico presso l'Università Cattolica di Milano