Penale

In vigore le modifiche al Dl Caivano, pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione

La legge 13 novembre 2023 n. 159 di conversione, con modificazioni, del Dl 15 settembre 2023, n. 123, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 266 del 14 novembre 2023

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di Francesco Machina Grifeo

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 266 del 14 novembre 2023, la legge 13 novembre 2023 n. 159 di conversione, con modificazioni, del cd. Dl Caivano, il decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123, recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale. La legge è in vigore da oggi.

IL TESTO COORDINATO DEL DL 123/ 2023

Molte le novità inserite in sede di conversione. Si va da coinvolgimento delle guardie giurate per le segnalazioni urgenti di situazioni di pericolo, all’“Osservatorio sulle periferie” per “monitorare le condizioni di vivibilità”. Stretta anche sul porto d’armi con la previsione di aumento di pena, per esempio, quando il reato è commesso da più persone o nei pressi di una scuola ma anche di banche o parchi pubblici. Sì è poi intervenuti con un generale inasprimento delle pene per i reati legati agli stupefacenti qualificati di “lieve entità”, modificando il Testo unico (Dpr n. 309/1990).

Giro di vite anche sull’accesso ai siti pornografici da parte dei minori “in quanto mina il rispetto della loro dignità e ne compromette il benessere fisico e mentale, costituendo un problema di salute pubblica”. I gestori dei siti web saranno tenuti a verificare la maggiore età degli utenti. Rafforzata anche l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

”Caivano - ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della sua visita alla Dna di due giorni fa - deve diventare uno dei grandi progetti di continuità di questo governo, è evidente che in Italia esistono delle zone franche” ma bisogna “dimostrare che si può invertire la direzione”.

Critiche le Camere penali che hanno definito la legge “carcerocentrica” e “contraria ai principi della Costituzione”. In particolare, a preoccupare di più i penalisti ci sono gli aumenti della pena massima che minima per i fatti di lieve entità legati alla droga che “contraddicono ogni principio di proporzionalità e non risolvono in alcun modo”. Boccia il provvedimento, per il possibile impatto sulle carceri, anche l’Associazione Antigone, per il Presidente Patrizio Gonnella: “Non vi è “alcuna emergenza criminalità giovanile, negli ultimi dieci anni il numero delle denunce è stabile a 30.000 ”.

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