Responsabilità

Incidente in bicicletta: niente ristoro per l'impossibilità di svolgere il lavoro e per dover utilizzare altri mezzi

Magra consolazione per l'appellante il riconoscimento di circa 10mila euro per il danno fisico

di Giampaolo Piagnerelli

Quando si è investiti in bicicletta e si cade rovinosamente a terra s i può ottenere un minimo risarcimento per il danno fisico riportato, ma niente ristoro per l'impossibilità di svolgere il lavoro. E non viene riconosciuto nemmeno il danno per non poter utilizzare la bicicletta (proprio mezzo di spostamento) in funzione dei postumi della caduta. Insomma per il ciclista oltre il danno anche una sonora beffa. Venendo al caso concreto, infatti, la Cassazione (ordinanza n. 6378/23) non ha ravvisato la perdita di una chance di guadagno per non poter lavorare. E a tal proposito i Supremi giudici si sono trovati in linea con la Corte d'appello che non ha riconosciuto il danno derivante dalla perdita di occasione di lavoro. Agli atti, infatti, era stata prodotta la dichiarazione del proprietario di un ristorante, in cui normalmente lavorava la ricorrente in modo stagionale, che dichiarava di non aver potuto assumere l'appellante quell'anno a causa dell'invalidità riportata. Si legge nella decisione che la doglianza si basa su una sola prova: la dichiarazione del titolare del ristorante nel quale annualmente, per alcuni mesi lavorava la ricorrente. Secondo gli Ermellini, però, non è dato conoscere il contenuto di tale dichiarazione, onde stabilire se il dichiarante si impegnava effettivamente all'assunzione. La ricorrente, inoltre, ha eccepito di non poter utilizzare la bicicletta (suo usuale mezzo di spostamento). Si legge nella sentenza che si tratta di un pregiudizio comune a ogni soggetto che subisce quel tipo di danno. Non solo, quindi, si tratta di un danno tipicamente conseguente a quella lesione, ma di per sé, non è neanche da ritenersi come un danno specifico: l'impossibilità di andare in bicicletta non necessariamente priva di autonomia negli spostamenti, rimanendo pur sempre la possibilità di avvalersi di altri mezzi privati e pubblici. Magra consolazione per la ricorrente la somma corrisposta dall'assicurazione di circa 10mila euro a fronte dei circa 73 richiesti.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©