Responsabilità

Incidente stradale: il guidatore colpevole ha un interesse in contrasto con quello del terzo trasportato

Proprio per questo è necessario che le parti agiscano con due legali differenti in quanto gli interessi in gioco sono completamente diversi

di Giampaolo Piagnerelli

Quando il custode della strada (Anas) non è ritenuto colpevole di un sinistro avvenuto, invece, per l'alta velocità di un'auto, giuridicamente si vengono a creare due situazioni completamente diverse che devono essere gestite da due diversi legali e non da un'unica difesa. E' di tutta evidenza, infatti, come nel caso de quo ci sia un interesse del guidatore a uscire indenne dalla vicenda e una seconda pretesa da parte del trasportato a vedere riconosciuta la responsabilità del guidatore e/o custode della strada per poter ottenere il risarcimento. La Cassazione (sentenza n. 1765/23) si è trovata alle prese con un soggetto che in una giornata di pioggia, a causa anche degli schizzi di acqua sul parabrezza, non ha evitato l'impatto con un'auto che procedeva nel verso opposto. Nel merito il Tribunale si era pronunciato sulla mancata colpevolezza dell'Anas, imputando la responsabilità del sinistro esclusivamente all'alta velocità che, unita alle condizioni meteo avverse, ha causato l'incidente. Ora già i giudici di primo grado hanno evidenziato che - alla luce dei fatti - ci fosse una posizione di conflitto virtuale nello stesso procedimento: infatti la regola sul conflitto di interessi mira a evitare che l'unicità della difesa possa recare pregiudizio a una delle parti che potrebbe sostenere una posizione incompatibile con l'altra. Tuttavia l'irregolarità processuale è stata decretata nel merito, e quindi proprio per questo doveva essere risolta in secondo grado e non in sede di legittimità ove non è consentito l'esame della vicenda nel merito.

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