Infortunio sul lavoro: esclusione del concorso di colpa del lavoratore
Lavoro - Infortunio sul lavoro - Concorso di colpa del lavoratore - Sussistenza - Esclusione.
In caso di infortunio sul lavoro deve escludersi la sussistenza di un concorso di colpa della vittima quando risulti che il datore di lavoro abbia mancato di adottare le prescritte misure di sicurezza; oppure abbia egli stesso impartito l'ordine, nell'esecuzione puntale del quale si sia verificato l'infortunio; o ancora abbia trascurato di fornire al lavoratore infortunato una adeguata formazione e informazione sui rischi lavorativi; ricorrendo tale ipotesi, l'eventuale condotta imprudente della vittima degrada a mera occasione dell'infortunio, ed è perciò giuridicamente irrilevante.
• Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 15 maggio 2020 n. 8988
Infortunio sul lavoro - Abnormità della condotta del lavoratore - Assenza - Presenza del diretto superiore - Sussistenza - Concorso di colpa del lavoratore - Esclusione.
L'infortunio non è addebitabile (anche) al dipendente che agisce su ordine del datore. La colpa del lavoratore esclude la responsabilità del datore di lavoro per non aver adottato le misure di sicurezza adeguate solo in caso di comportamento del tutto anomalo e imprevedibile, mentre la condotta imprudente resta irrilevante se attuativa di un ordine e svolta sotto il controllo del datore di lavoro.
• Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 febbraio 2020 n. 4619
Lavoro - Lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) - Diritti ed obblighi del datore e del prestatore di lavoro - Tutela delle condizioni di lavoro infortunio sul lavoro - Responsabilità del datore di lavoro - Obblighi informativi - Violazione - Concorso di colpa del lavoratore - Esclusione.
In tema di infortuni sul lavoro, qualora il comportamento del lavoratore che ha determinato l'evento dannoso sia scaturito dall'inosservanza, da parte del datore di lavoro, di specifici doveri informativi o formativi rispetto all'attività da svolgere, tali da rendere altamente presumibile che, ove quegli obblighi fossero stati assolti, l'infortunio non vi sarebbe stato, non è possibile addossare al lavoratore l'ignoranza delle circostanze che dovevano essere oggetto di informativa o di formazione, al fine di fondare una colpa idonea a concorrere con l'inadempimento datoriale e tale da ridurre, ai sensi dell'art. 1227 c.c., la misura del risarcimento dovuto.
• Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 novembre 2019 n. 30679
Lavoro - Lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) - Diritti ed obblighi del datore e del prestatore di lavoro - Tutela delle condizioni di lavoro infortunio sul lavoro - Responsabilità del datore di lavoro - Imprudenza commessa dal lavoratore per eseguire uno specifico ordine di servizio - Concorso di colpa - Esclusione - Fondamento - Fattispecie.
Il datore di lavoro, in caso di violazione delle norme poste a tutela dell'integrità fisica del lavoratore, è interamente responsabile dell'infortunio che ne sia conseguito e non può invocare il concorso di colpa del danneggiato, avendo egli il dovere di proteggerne l'incolumità nonostante la sua imprudenza o negligenza; pertanto, la condotta imprudente del lavoratore attuativa di uno specifico ordine di servizio, integrando una modalità dell'"iter" produttivo del danno "imposta" dal regime di subordinazione, va addebitata al datore di lavoro, il quale, con l'ordine di eseguire un'incombenza lavorativa pericolosa, determina l'unico efficiente fattore causale dell'evento dannoso. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza impugnata, escludendo il concorso di colpa del lavoratore, destinato a mansioni di sistemazione di tubi in cemento diverse da quelle sue proprie di autista, che, nell'adempiere a detto ordine, aveva violato il divieto della presenza di operai nel campo di azione di un escavatore, da cui era rimasto schiacciato).
• Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 dicembre 2016 n. 24798