Rassegne di Giurisprudenza

Integra il delitto di estorsione costringere con minaccia di licenziamento i lavoratori ad accettare una retribuzione non adeguata alle prestazioni effettuate

a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Reati contro il patrimonio - Datore di lavoro - Minaccia larvata di licenziamento - Lavoratore costretto ad accettare condizioni contrattuali deteriori - Delitto - Estorsione - Configurabilità - Sussiste.
Integra il delitto di estorsione la condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione del mercato a lui favorevole per la prevalenza dell'offerta sulla domanda, costringe i lavoratori, con minaccia larvata di licenziamento, ad accettare la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori e non adeguati alle prestazioni effettuate.
• Corte di cassazione, sezione 2 penale, sentenza 2 febbraio 2022, n. 3724

Reati contro il patrimonio - Delitti - Estorsione - Elemento oggettivo (materiale) - Datore di lavoro - Minaccia larvata di licenziamento - Lavoratore costretto ad accettare condizioni contrattuali deteriori - Reato - Sussistenza.
Integra il delitto di estorsione la condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione del mercato del lavoro a lui favorevole per la prevalenza dell'offerta sulla domanda, costringe i lavoratori, con la minaccia larvata di licenziamento, ad accettare la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori e non adeguati alle prestazioni effettuate, in particolare consentendo a sottoscrivere buste paga attestanti il pagamento di somme maggiori rispetto a quelle effettivamente versate.
• Corte di cassazione, sezione 2 penale, sentenza 8 marzo 2017, n. 11107

Estorsione - Fattispecie - Datore di lavoro che imponga condizioni di sfavore ai lavoratori pena il licenziamento - Reato - Sussistenza.
Integra il reato di estorsione la condotta del datore di lavoro che, per costringere i suoi dipendenti ad accettare la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori e non adeguati alle prestazioni effettuate e, più in generale, condizioni di lavoro contrarie alle leggi e ai contratti collettivi, li minacci di licenziamento. In tale condotta, infatti, è in re ipsa l'ingiustizia del profitto, riferita alle prestazioni non corrisposte, che si traducono anche nell'ingiustizia del licenziamento, pervaso da un disvalore giuridico penale, che proviene dalla sua ingiusta causa.
• Corte di cassazione, sezione 2 penale, sentenza 12 dicembre 2013, n. 50074

Reati contro il patrimonio - Delitti - Estorsione - Elemento oggettivo (materiale) - Minaccia - Fattispecie.
Integra la minaccia costitutiva del delitto di estorsione la prospettazione da parte del datore di lavoro ai dipendenti, in un contesto di grave crisi occupazionale, della perdita del posto di lavoro per il caso in cui non accettino un trattamento economico inferiore a quello risultante dalle buste paga.
• Corte di cassazione, sezione 2 penale, sentenza 11 gennaio 2010, n. 656

Reati contro il patrimonio - Delitti - Estorsione - Elemento oggettivo (materiale) - Datore di lavoro - Minaccia larvata di licenziamento - Lavoratore costretto ad accettare condizioni contrattuali deteriori - Sussistenza.
Integra il delitto di estorsione la condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione del mercato di lavoro a lui favorevole per la prevalenza dell'offerta sulla domanda, costringa i lavoratori, con la minaccia larvata di licenziamento, ad accettare la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori e non adeguati alle prestazioni effettuate, e più in generale condizioni di lavoro contrarie alle leggi ed ai contratti collettivi.
• Corte di cassazione, sezione 2 penale, sentenza 5 ottobre 2007, n. 36642