Amministrativo

L’agronomo può firmare un progetto idraulico

immagine non disponibile

di Davide Madeddu

Il progetto idraulico legato a un intervento in un fondo agrario non è competenza esclusiva degli ingegneri e può essere firmato da un dottore agronomo. A stabilirlo, con la sentenza 591/2018 pubblicata il 21 giugno, è il tribunale amministrativo regionale di Cagliari che ha accolto il ricorso presentato da un agronomo (e dalla federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Sardegna).

Un agronomo ha visto negata la competenza professionale per interventi su un laghetto collinare da parte del servizio territoriale opere idrauliche di Sassari (ex Genio civile). Una controversia nata nel 2012 con la presentazione di una serie di elaborati tecnici necessari per la presentazione di «una domanda per l’approvazione tecnica, in sanatoria, di uno sbarramento e l’esercizio di un bacino di accumulo artificiale destinato ad abbeverare il bestiame del suo allevamento e a irrigare un erbaio». Dall’ufficio territoriale, nel giugno 2016, la richiesta di documentazione integrativa, compresa una «perizia giurata a firma…di un ingegnere e di un geologo iscritti ai rispettivi albi professionali».

Secondo il Tar, l’articolo 26, punto 2, dell’allegato A alla legge regionale 12/2007 «non afferma la sussistenza di una competenza esclusiva degli ingegneri, a scapito della sfera di competenza che la legge statale attribuisce ai dottori agronomi, ma affianca a quest’ultima la competenza (non esclusiva) degli ingegneri, ai quali è consentita la predisposizione degli allegati tecnici che devono accompagnare la domanda in sanatoria».

Tar Sardegna, sentenza 21 giugno 2018, n. 591

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©