L’avvocato non deve esporsi al biasimo
Il Consiglio Nazionale Forense ricorda che il comportamento dell’avvocato deve essere adeguato al prestigio della classe forense
Un comportamento adeguato al prestigio della classe forense e immune da ogni giudizio di biasimo. Tanto si richiede all’avvocato sia nell’esercizio della professione che nella vita privata. A ricordarlo è il Consiglio Nazionale Forense che, con la sentenza n. 251/2023, pubblicata il 15 febbraio 2024 sul sito del Codice Deontologico, ha rigettato il ricorso di un legale sanzionato con la censura per non aver adempiuto alle obbligazioni nei confronti dei terzi.
La vicenda
La vicenda nasce dall...