L’avvocato non può eleggere domicilio al posto del cliente
La Cassazione rammenta che l’elezione di domicilio è atto personale a forma vincolata non surrogabile da una dichiarazione fatta dal difensore
Invalida l’elezione di domicilio contenuta nell’atto d’appello, in quanto atto personale a forma vincolata, non surrogabile da una dichiarazione fatta dal difensore, neanche se in presenza dell’imputato. È quanto ha rammentato la sesta sezione penale della Cassazione, nella sentenza n. 21080/2024, dichiarando inammissibile il ricorso di un imputato.
La vicenda
Nella vicenda, la Corte d’appello di Milano dichiarava l’inammissibilità dell’appello proposto dall’imputato avverso la sentenza emessa...