Professione e Mercato

L’Equo compenso è legge, la Camera approva all’unanimità

Via libera definitivo dell'Aula. Per il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto: "Da oggi, il Paese è più inclusivo e civile"

Via libera definitivo dell'Aula della Camera alla proposta di legge sull'equo compenso per le prestazioni dei liberi professionisti. Il testo è stato approvato con 213 voti a favore, nessun contrario, e 59 astenuti: i deputati del Pd. Il testo impone alle imprese bancarie e assicurative (e loro controllate e mandatarie) ed alle aziende con più di 50 dipendenti, o con un fatturato di oltre 10 milioni, di versare al professionista a cui affidano incarichi un compenso equo, "proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro" e "conforme ai parametri ministeriali" per la determinazione delle remunerazioni.

"Ci hanno visto arrivare e siamo arrivati! L'approvazione della legge sull'equo compenso è un risultato fortissimamente voluto dal governo, da Forza Italia e dall'intero centrodestra. Una vittoria che, da oggi, rende il Paese più inclusivo e civile". Lo dichiara il viceministro alla Giustizia e senatore di Forza Italia Francesco Paolo Sisto. "Un mercato in cui esistono scappatoie per non riconoscere il pieno valore economico di una prestazione professionale è un mercato iniquo e squilibrato. Era dunque doveroso intervenire con uno strumento normativo che mettesse ordine nella giungla dei patti leonini e dello sbilanciamento a favore dei grandi committenti, garantendo in particolare i professionisti più giovani. Lo abbiamo fatto, con tenacia e passione , a tutela di un intero settore e dei cittadini", conclude.

"Da oggi – commenta Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia - l'equo compenso per i professionisti è finalmente realtà. La Camera ha appena approvato la proposta di legge che mette fine a un'ingiustizia per i lavoratori autonomi: d'ora in poi avranno diritto ad essere pagati in misura proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto". Il parlamentare sottolinea poi che "si tratta di un provvedimento che protegge i professionisti che forniscono prestazioni d'opera intellettuale in favore di aziende e pubbliche amministrazioni. Fino ad ora chi lavorava per grandi committenti, specialmente i giovani, era costretto ad accettare qualsiasi offerta pur di guadagnare il cliente, anche se ci rimetteva, da oggi non sarà più così: chi lavora ha diritto ad essere pagato il giusto. Sono fiero di aver contribuito con Forza Italia a far vincere, grazie al centrodestra di governo, questa battaglia".

ProfessionItaliane, l'associazione che rappresenta 23 consigli nazionali delle professioni ordinistiche ed oltre 2 milioni di professionisti, esprime grande soddisfazione per l'approvazione della nuova legge sull'equo compenso ai professionisti, che integra e migliora quella approvata nel 2017, rendendone più incisiva ed operativa l'applicazione. ProfessionItaliane, costituita dal Cup (Comitato unitario professioni) e dalla Rpt (Rete professioni tecniche), è stata da sempre fautrice e protagonista di tutte le iniziative volte a ottenere il definitivo riconoscimento per i professionisti di un sacrosanto diritto costituzionale, quello appunto dell'equo compenso, sancito anche dal Codice civile, che richiama la necessità di adeguare il compenso all'importanza dell'opera e al decoro delle professioni. Principi ineludibili posti a base della dignità di qualunque lavoratore. Non c'è dubbio che occorrerà apportare alcune modifiche, già condivise con le rappresentanze delle forze politiche, al testo di legge per giungere, in un secondo momento, al completamento del principio dell'equo compenso, in modo che questo possa sviluppare appieno la sua efficacia, a tutela della qualità delle prestazioni professionali e, di conseguenza, della collettività.

Equo compenso: AIGA, da oggi nuova dignità al lavoro dei professionisti
"Grandissima soddisfazione della giovane Avvocatura per l'approvazione all'unanimità da parte del Parlamento della legge Meloni sull'equo compenso. Una legge che ridà dignità al lavoro dei professionisti che da Bersani e Monti in poi erano stati costretti a indecorose gare al ribasso e a svilire la loro attività professionale. Così in una nota il presidente dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati Francesco Paolo Perchinunno che sottolinea "L'orgoglio per una legge nata anche da un'idea dell'AIGA, protagonista di molte battaglie al fianco dell'Avvocatura. Un ringraziamento a tutte le forze politiche che ci hanno sostenuto, in particolare agli onorevoli Schifone, Varchi, Morrone e Sisto che hanno dimostrato concretamente il loro impegno. L'equo compenso è solo un punto di partenza - conclude Perchinunno - da domani saremo al lavoro per rilanciare nuove idee a sostegno della dignità e del lavoro dei professionisti".

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