Comunitario e Internazionale

L'integrazione salariale disabili erogata dal datore solo su certificazione è discriminatoria

L'erogazione veniva riconosciuta soltanto a chi presentava la documentazione dopo una certa data

di Paola Rossi

La Cgue interpreta la prassi di un datore di lavoro di versare un'integrazione salariale ai soli lavoratori disabili che abbiano presentato un certificato di riconoscimento di disabilità dopo una certa data da lui fissata. La sentenza della Cgue sulla causa C-16/19 chiarisce le circostanze che possono determinare in un tal caso una discriminazione non consentita tra lavoratori che sono di fatto nelle medesime condizioni. Dice la Cgue che è compito del giudice del rinvio stabilire se la condizione temporale imposta dal datore di lavoro per beneficiare dell'integrazione salariale in questione, ossia la presentazione del certificato di riconoscimento di disabilità successivamente alla data fissata dal medesimo, costituisca un criterio inscindibilmente legato alla disabilità dei lavoratori ai quali tale integrazione è stata negata. Nel caso concreto il datore di lavoro non sembra aver consentito ai lavoratori disabili che avevano già presentato il loro certificato di presentarlo nuovamente o di depositarne uno nuovo, sicché tale prassi potrebbe aver posto definitivamente nell'impossibilità di soddisfare tale condizione temporale un gruppo di dipendenti (l'insieme dei lavoratori disabili la cui disabilità era necessariamente nota al datore di lavoro al momento dell'istituzione di tale prassi). Una simile prassi può costituire una discriminazione diretta qualora sia tale da porre definitivamente nell'impossibilità di soddisfare detta condizione temporale un gruppo chiaramente identificato di lavoratori, composto dall'insieme dei lavoratori disabili la cui disabilità era necessariamente nota al datore di lavoro al momento dell'istituzione di tale prassi. Infine, qualora il giudice del rinvio dovesse, invece, constatare che la differenza di trattamento in questione risulta da una prassi apparentemente neutra, esso dovrà, per stabilire se costituisca una discriminazione indiretta verificare se essa abbia avuto l'effetto di sfavorire particolarmente persone con determinate disabilità rispetto a persone con altre disabilità.

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