Rassegne di Giurisprudenza

L'uso di armi improprie quale circostanza aggravante nei reati contro la persona

a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

A rmi - In genere - Uso di armi improprie - Utilizzo per offesa alla persona - Configurabilità.
Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 6-ter della legge n. 401 del 1989, costituisce possesso di oggetti contundenti o comunque atti ad offendere nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, ovvero in quelli di sosta, transito ecc. dei soggetti interessati, anche quello che attiene a strumenti di uso comune, idonei ad essere utilizzati per l'offesa alla persona, e la cui detenzione risulti ingiustificata in relazione alla naturale destinazione degli oggetti stessi e alle circostanze di tempo e di luogo in cui è accertata. In tema di armi infatti, anche un oggetto appuntito utilizzato come strumento di offesa, costituisce arma impropria ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'articolo 585 c.p., comma 2, considerato che qualsiasi oggetto, anche di uso comune e privo di apparente idoneità all'offesa, ma in concreto utilizzato per procurare lesioni personali, rientra nel novero delle armi improprie, giacché il porto dell'oggetto cessa di essere giustificato nel momento in cui viene meno il collegamento immediato con la sua funzione per essere utilizzato come arma.
• Corte di cassazione, sezione 3 penale, sentenza 29 marzo 2022 n. 11296

Reati contro la persona - Delitti contro la libertà individuale - Minaccia - Uso di una roncola - Aggravante dell'uso di un'arma - Sussistenza - Ragioni.
In tema di minaccia, ricorre la circostanza aggravante del fatto commesso con armi quando il soggetto agente utilizzi una roncola, trattandosi di arma impropria, ai sensi dell'art. 4, comma secondo, della legge 18 aprile 1975, n. 110, per il quale rientra in questa categoria qualsiasi strumento, che, nelle circostanze di tempo e di luogo in cui sia portato, sia potenzialmente utilizzabile per l'offesa della persona.
• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 11 giugno 2020 n. 17942

Reo - Concorso di persone nel reato - Valutazione delle circostanze (estensione al correo) - Aggravanti o attenuanti - Delitto di lesioni - Aggravante dell'uso delle armi - Natura oggettiva - Configurabilità - Conseguenze - Fattispecie.
In tema di lesioni personali, l'aggravante di cui all'art. 585 cod. pen., dell'essere il fatto commesso con l'uso delle armi, ha natura oggettiva e, pertanto, si comunica anche ai concorrenti, non venendo in rilievo le circostanze soggettive indicate nell'art. 118 cod. pen. (Fattispecie relativa a lesioni procurate con un coltello ed una catena).
• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 17 dicembre 2019 n. 50947

Reati contro la persona - Delitti contro la vita e l'incolumità individuale - Lesioni personali volontarie - Circostanze aggravanti - In genere - Uso di un manico di scopa - Aggravante dell'uso di arma - Sussistenza - Fattispecie.
In tema di lesioni personali volontarie, ricorre la circostanza aggravante del fatto commesso con armi quando il soggetto agente utilizzi un manico di scopa, trattandosi di arma impropria, ai sensi dell'art. 4, comma secondo, legge n. 110 del 1975, per il quale rientra in questa categoria qualsiasi strumento, che, nelle circostanze di tempo e di luogo in cui sia portato, sia potenzialmente utilizzabile per l'offesa della persona. (Fattispecie in cui la contestazione in fatto dell'aggravante ha determinato la procedibilità di ufficio del reato e l'esclusione della competenza del giudice di pace).
• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 20 dicembre 2016 n. 54148

Armi - In genere - Armi improprie - Criteri di individuazione - Fattispecie: oggetto appuntito- Lesioni personali - Aggravante dell'uso di arma da taglio - Scriminante della legittima difesa - Inapplicabilità - Ragioni.
In tema di armi, anche un oggetto appuntito, utilizzato come strumento di offesa, costituisce arma impropria ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 585, comma secondo, cod. pen., considerato che qualsiasi oggetto, anche di uso comune e privo di apparente idoneità all'offesa, ma in concreto utilizzato per procurare lesioni personali, rientra nel novero delle armi improprie, giacché il porto dell'oggetto cessa di essere giustificato nel momento in cui viene meno il collegamento immediato con la sua funzione per essere utilizzato come arma. (Nella specie si è trattato di oggetto appuntito non compiutamente identificato perché tenuto nascosto dall'aggressore con il quale quest'ultimo ha causato alla persona offesa una ferita).
• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 27 novembre 2014 n. 49582