La moda tra diritto e impresa: un motore economico e culturale all'insegna del Made in Italy

Il settore della moda rappresenta, da sempre, una vetrina di eccellenza per l'economia italiana, che cresce senza sosta, grazie alla determinazione delle imprese, all'export e agli sviluppi della tecnologia: la filiera porta l'8,5% del fatturato all'industria manifatturiera (per un valore di oltre 80 miliardi di euro), con quasi 500mila addetti, in termini di occupazione.

È il risultato di una domanda estera, che punta sempre più convintamente sulle "tre F" del Made in Italy (Fashion, Food & Furniture) per le caratteristiche di qualità, tipicità ed esperienza culturale, che rendono i prodotti italiani un unicum nel panorama mondiale.

Nel 2020, la pandemia ha contratto fortemente i dati economici, in particolare per quelle aziende ancora molto legate alle reti fisiche di vendita, ma la moda italiana - già nel secondo semestre - ha dato significativi segnali di vitalità, puntando sulle piattaforme digitali e sull'e-commerce: secondo le previsioni, nel 2021 l'industria del fashion contribuirà a consolidare un fattore di competitività fondamentale per il nostro Paese nel contesto internazionale, soprattutto in virtù delle esportazioni verso la Cina, che si conferma partner di primissimo piano.

In un contesto di competizione globale, alle aziende si richiede non soltanto massima qualità dei prodotti e perfetta organizzazione commerciale, ma anche visione strategica e competenza professionale per garantire un'espansione coerente con le dinamiche dei mercati internazionali.

Fashion, infatti, non è soltanto la dimensione della creatività, ma significa anche analisi degli scenari economici, adeguamento alle innovazioni tecnologiche, tutela dei marchi e dei modelli, senza dimenticare la valutazione degli investimenti in base ai diversi regimi fiscali e la gestione delle risorse lavorative: strumenti volti a mantenere la leadership mondiale.

Saranno esattamente questi i temi principali del corso di formazione "Fashion Law: diritto, impresa e business nel settore della moda", organizzato dall'Ordine degli Avvocati di Milano, Commissione Giovani, che si terrà in dieci incontri webinar dal 27 gennaio al 31 marzo 2021, che spazieranno dalla pianificazione del business ai nuovi canali digitali, passando per l'analisi della normativa di settore, con un focus sui processi aziendali e sull'internazionalizzazione dell'attività.
Il corso avrà un taglio molto pratico: ogni modulo prevede, infatti, una parte di inquadramento sistematico della materia, seguita dall'illustrazione di case history, con la presenza di numerosi imprenditori della moda, che faranno da veri e propri "docenti" sul campo.
"Dopo la positiva esperienza dell'edizione 2020 del corso ‘Food Law' - sottolinea Antonino La Lumia, Consigliere dell'Ordine e Coordinatore della Commissione Giovani - abbiamo voluto proseguire sulla linea della formazione dinamica, come sintesi di analisi giuridica e testimonianze degli imprenditori, così da offrire ai nostri colleghi la possibilità di approfondire anche gli aspetti specifici del diritto della moda, un settore che può garantire opportunità interessanti per gli avvocati nella consulenza alle imprese. Le nuove competenze rappresentano un profilo indispensabile, soprattutto nella crescita dei giovani professionisti, perché consentono di cogliere le evoluzioni culturali ed economiche della società. Rivolgo un ringraziamento particolare alle colleghe Isabella Lavezzari e Alessia Gelosa, nonché all'imprenditrice Alessandra Guffanti, che hanno proficuamente collaborato all'organizzazione dell'intero corso".
Le iscrizioni possono essere effettuate, collegandosi al sito www.ordineavvocatimilano.it, nella sezione Scuola Forense.

Se questo articolo è stato di tuo interesse ma non sei ancora abbonato a NT+ Diritto approfittane subito,prova 1 mese da € 4,90!Scopri di più