Rassegne di Giurisprudenza

La prova della finalità dell'uso non esclusivamente personale degli stupefacenti

a cura della Redazione Diritto

Stupefacenti - Detenzione - Valutazione del giudice di merito - Sindacabilità in cassazione
In materia di stupefacenti, la valutazione in ordine alla destinazione della droga (se al fine dell'uso personale o della cessione a terzi), ogni qualvolta la condotta non appaia indicare l'immediatezza del consumo, è effettuata dal giudice di merito secondo parametri di apprezzamento sindacabili nel giudizio di legittimità solo sotto il profilo della mancanza o della manifesta illogicità della motivazione. Nel caso di specie, la prova dell'uso non personale è stata desunta dal complesso indiziario, costituito dal possesso congiunto della sostanza stupefacente, suddivisa in dosi, e di somme di denaro incompatibili con la situazione personale dell'imputato, privo di attività lavorativa, e alla assenza della allegazione dell'uso personale.
• Corte di Cassazione, Penale, Sezione 3, Sentenza del 03-03-2023, n. 9087

Stupefacenti - Detenzione - Destinazione all'uso personale - Onere probatorio - Imputato - Esclusione - Ragioni - Fattispecie.
Ai fini della configurabilità del reato di illecita detenzione di cui all'art. 73 d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, la destinazione all'uso personale della sostanza stupefacente non ha natura giuridica di causa di non punibilità e non è onere dell'imputato darne la prova, gravando invece sulla pubblica accusa l'onere di dimostrare la destinazione allo spaccio. (Fattispecie in cui è stata annullata senza rinvio la sentenza di condanna che aveva ritenuto non dimostrata la detenzione per l'uso personale, nonostante l'imputato fosse tossicodipendente, fosse stata rinvenuta una quantità minima di sostanze stupefacenti e non vi fossero specifici elementi dai quali desumere la destinazione delle stesse alla cessione a terzi).
• Corte di Cassazione, Sezione 6, Penale, Sentenza del 25-09-2020, n. 26738

Stupefacenti - In genere - Dato ponderale dello stupefacente - Utilizzo in funzione di presunzione di destinazione ad un uso non personale - Possibilità - Esclusione.
In tema di sostanze stupefacenti, il solo dato ponderale dello stupefacente rinvenuto - e l'eventuale superamento dei limiti tabellari indicati dall'art. 73-bis, comma primo, lett. a), del d.P.R. n. 309 del 1990 - non determina alcuna presunzione di destinazione della droga ad un uso non personale, dovendo il giudice valutare globalmente, anche sulla base degli ulteriori parametri normativi, se, assieme al dato quantitativo (che acquista maggiore rilevanza indiziaria al crescere del numero delle dosi ricavabili), le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione siano tali da escludere una finalità meramente personale della detenzione.
• Corte di Cassazione, Penale, Sezione 3, Sentenza del 12-11-2014, n. 46610

Stupefacenti - In genere - Attività illecite - Detenzione - Onere probatorio - Indicazione.
Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 73, d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, non è la difesa a dover dimostrare la destinazione all'uso personale della droga detenuta, ma è l'accusa che, secondo i principi generali, deve dimostrare la detenzione della droga per un uso diverso da quello personale.
• Corte di Cassazione, Sezione 6, Penale, Sentenza 02-05-2013, n. 19047

Attività illecite - Detenzione - Detenzione illecita - Onere probatorio.
Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'articolo 73 del Dpr 9 ottobre 1990 n. 309, non è la difesa a dover dimostrare l'uso personale della droga detenuta (così da potersi giovare della sole sanzioni amministrative previste dall'art. 75 dello stesso Dpr), è invece l'accusa, secondo i principi generali, a dover dimostrare la detenzione della droga per uso diverso da quello personale.
• Corte di Cassazione, Penale, Sezione 4, Sentenza del 17-09-2004, n. 36755