Società

La Riforma della governance societaria: innovare senza disperdere l’esperienza italiana dei controlli societari

La Riforma del TUF potrebbe portare verso la rinuncia alla tradizionale contrapposizione del collegio sindacale al CdA che, in particolare verso la EU CMU, non troverebbe riscontro nei modelli esteri di governance

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di Enrico Fossa*

La Riforma del TUF potrebbe portare alla completa rinuncia alla tradizionale contrapposizione rappresentata dal collegio sindacale che non trova riscontro in omologhi organi nei modelli esteri di governance.

Il Parlamento della Repubblica ha recentemente concesso, con la Legge n. 28 dell’11 marzo scorso, una proroga all’attuazione della delega al Governo contenuta nell’articolo 19 della Legge n. 21 del 2024 (c.d. Legge Capitali), riguardante l’adozione di uno o più atti necessari per la riforma organica dei mercati dei capitali modificando il TUF, nonché il codice civile, seguendo le linee guida fissate dalla stessa delega.

Il maggior termine per l’adozione di decreti attuativi non deve far pensare che non si debba agire rapidamente per colmare le principali lacune e differenze con le norme UE, eliminando quelle disposizioni specifiche che non trovano una base comune di armonizzazione nell’UE e determinano il distacco del quadro italiano dagli standard dell’UE e globali, con il necessario allineamento alle best practices internazionali per rendere più attrattivo il nostro mercato, anche nell’ottica di anticipare e influenzare il processo di compiuta realizzazione della EU Capital Markets Union (cfr. gli autorevoli Rapporti Draghi e Letta).

Per le società italiane quotate, spesso già con rilevante partecipazione degli investitori esteri, il modello di governance basato su CdA e collegio sindacale rappresenta un unicum a livello internazionale con cui gli investitori non hanno la familiarità che vorrebbero. In tema di governance societaria, come noto, la riforma del codice civile del 2003 i modelli alternativi, erano stati previsti proprio con lo scopo di favorire, soprattutto per le società quotate, una convergenza verso gli standard internazionali.

Tali modelli in Italia hanno avuto scarso successo dovuto per lo più proprio alla perdurante egemonia sul piano normativo e culturale, del modello tradizionale proprio in quanto concentra sul collegio sindacale un insieme di doveri e poteri (molto più ampio rispetto a quanto previsto per gli organi di controllo negli altri Paesi), con la peculiare interazione di tale organo con l’Autorità di vigilanza, una sorta di “braccio operativo”, principale destinatario di responsabilità e sanzioni.

Occorre quindi valorizzare i modelli alternativi, in piena coerenza con, e prendendo spunto da, le migliori esperienze estere, senza tuttavia causare la dispersione del patrimonio di esperienze nostrane sui controlli societari.

Al fine di realizzare questi obiettivi, è stato autorevolmente suggerito (cfr. Assonime, Position Paper 2024) di considerare di introdurre una serie di innovazioni normative, introducendo una disciplina autonoma ed esaustiva dei modelli alternativi, che ne esalti i tratti di tipicità, in coerenza con le migliori esperienze internazionali, ma anche con una valorizzazione dell’autonomia privata e delle indicazioni del Codice di Corporate Governance (indipendenza degli amministratori, loro modalità e periodo di nomina, segnalazioni all’autorità di vigilanza ecc.).

La Riforma del TUF potrebbe quindi portare verso la rinuncia alla tradizionale contrapposizione del collegio sindacale al CdA, che in particolare verso la EU CMU non troverebbe riscontro nei modelli esteri di governance.

Si impone quindi al legislatore nostrano la necessità di innovare ma valutando al contempo di non disperdere lo storico patrimonio dei controlli societari rappresentato per lo più dall’organo di controllo interno che tuttora rappresenta, seppur una storica peculiarità italiano, il cardine dei controlli societari ed, in particolare, delle emittenti quotate nazionali.

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*Enrico Fossa (Partner), Paroli Fossa e Associati Studio Legale e Tributario

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