La violenza privata non può mai essere giustificata dallo stato d’ira
Un giudizio differente sussiste solo se il colpevole è affetto da infermità di mente
La violenza privata non può essere giustificata dallo stato d’ira o di ansia del convenuto. Il modo di fare può trovare semmai un diverso verdetto solo nel caso in cui il reo presenti un’infermità mentale. Questo lo chiarisce la Cassazione con la sentenza n. 39457/23.
La sentenza di merito
La Corte di merito, facendo leva sul carattere...