Professione e Mercato

Lavorare in spazi condivisi, a Napoli il coworking di Cassa Forense

Il progetto di Cassa Forense, che garantisce l'utilizzo gratuito di sale riunioni o spazi di lavoro a tutti gli avvocati e praticanti iscritti alla Cassa, dopo l'esperienza positiva nella Capitale è stato infatti finanziato anche per il Foro di Napoli in considerazione dell'alto numero degli iscritti e del fatto che si tratta di un distretto di Corte d'Appello cui accedono avvocati in trasferta da tutt'Italia.

Lavorare in modo più economico, flessibile e produttivo grazie al coworking, ricevere clienti in spazi eleganti e curati a costo zero. Benvenuti nel futuro della professione forense con il Coworking, che da Roma approda a Napoli.

Il progetto di Cassa Forense, che garantisce l'utilizzo gratuito di sale riunioni o spazi di lavoro a tutti gli avvocati e praticanti iscritti alla Cassa, dopo l'esperienza positiva nella Capitale è stato infatti finanziato anche per il Foro di Napoli in considerazione dell'alto numero degli iscritti e del fatto che si tratta di un distretto di Corte d'Appello cui accedono avvocati in trasferta da tutt'Italia.

La sede scelta è quella della re.work, nel Centro Direzionale del capoluogo campano (www.reworkspace.it) ed è stata inaugurata ieri dagli Avvocati Giulio Pignatiello e Giancarlo Renzetti, rispettivamente Vice Presidente e Consigliere di Cassa Fo-rense, e dagli Avvocati Elena De Rosa e Antonio Tafuri ,Tesoriere e Presidente dell'Ordine di Napoli.

L'uso di spazi in coworking e di sale riunioni, per i vantaggi connessi alla flessibilità e alla riduzione dei costi, è già molto diffusa in altre categorie professionali perché consente di adattare lo spazio ed i servizi aggiuntivi ai volumi di lavoro, senza doversi occupare della gestione e dei costi ad essa connessi.

Un modo di lavorare non più legato all'ufficio privato o al telelavoro da casa - si pensi agli avvocati in trasferta, che hanno necessità di incontrare i clienti - che concilia la crescita della rete professionale con il risparmio.

Il servizio, spiega in una nota Cassa Forense "consente di proseguire l'impegno nel solco di una politica di welfare attivo quanto mai necessaria in un momento di crisi come questo. Il successo della sperimentazione romana ha indotto Cassa a program-mare l'avvio di un servizio analogo anche nel Foro di Milano, presto operativo".

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