Professione e Mercato

LCA adotta il Modello 231 e un proprio Codice Etico

«Un nuovo passo molto importante per LCA, verso il percorso di quotazione» commenta il managing partner Giovanni Lega

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Giovanni Lega, Maria Sardelli

LCA Studio Legale ha deciso di dotarsi di un Modello di organizzazione e gestione e controllo (ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001). Il Modello 231, detto anche MOG, è un documento che contiene un insieme di principi e regole di condotta, volte a dimostrare la correttezza e la trasparenza delle attività dello studio, oltre che di procedure aziendali, al fine di prevenire la commissione dei reati indicati nel Decreto.

Con l’adozione del Modello è stato nominato un Organismo di vigilanza monocratico, di durata triennale, nella persona del Prof. Avv. David Terracina.

È stata adottata inoltre una procedura Whistleblowing, in conformità al decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, di recepimento della direttiva UE 2019/1937, Sarà possibile inviare, sia da parte di personale LCA sia da esterni, una segnalazione nelle modalità previste dalla procedura whistleblowing, pubblicata sul sito.

LCA ha anche elaborato un proprio Codice Etico per assicurare che i principi di valore a cui tutte le persone dello Studio devono ispirarsi siano chiaramente definiti, e costituiscano l’elemento base delle attività promosse oltre che un modello di comportamento.

«Un nuovo passo molto importante per LCA, verso il percorso di quotazione» commenta il managing partner Giovanni Lega. «Con lungimiranza abbiamo deciso di adottare un Modello Organizzativo 231 i cui connotati sono un banco di prova decisivo per la realizzazione di un sistema di corporate governance realmente efficace all’interno dello studio. L’insieme di strumenti, regole, procedure, puntualmente previsti nel Documento, hanno come scopo quello di garantire una gestione corretta e trasparente dell’attività professionale in linea con la nostra filosofia e visione; tutto questo non a caso proprio nell’anno in cui ricorre il Ventennale di LCA».

«Sono ancora pochissimi gli studi legali strutturati – ormai aziende a tutti gli effetti – ad avere adottato un modello 231. Nel nostro caso, con un lavoro scrupoloso e approfondito, durato quasi un anno» racconta con soddisfazione Maria Sardelli, che ha coordinato il gruppo di lavoro del team Compliance e coinvolto attivamente le figure apicali del Business Service di LCA. «Un fiore all’occhiello, cucito addosso su di noi, per rispecchiare a pieno l’organizzazione complessa di LCA».

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