Penale

Le guardie zoofile procedono al sequestro preventivo del cane tenuto in pessime condizioni

Il gip ha ritenuto di procedere nei confronti del padrone con l'abbandono di animali

di Giampaolo Piagnerelli

Le guardie zoofile sono autorizzate al sequestro preventivo del cane malnutrito e tenuto in pessime condizioni di salute. Lo precisa la Cassazione penale con la sentenza n. 12961/21.

La vicenda. Con ordinanza 20 ottobre 2020 il tribunale di Pesaro ha confermato il sequestro preventivo disposto d'urgenza dalle guardie zoofile e convalidato dal gip, di un cane il cui proprietario teneva in pessime condizioni di salute e malnutrizione ipotizzando nei confronti del padrone i reati ex articolo 727 cp (abbandono di animali) e 544-ter del cp (maltrattamento di animali). Contro questo provvedimento ha proposto ricorso il padrone del cane evidenziando che alla base non ci fosse l'autorizzazione del magistrato, ma il tutto era avvenuto a seguito di una segnalazione autonoma. Non solo. Il ricorrente ha eccepito che anche la perquisizione non poggiava su un provvedimento giudiziario e di conseguenza doveva intendersi inutilizzabile. Era stato eccepito,inoltre, come le guardie zoofile non avessero l'autorità per effettuare un accertamento e procedere poi al sequestro. Ma queste ultime - si legge nella sentenza della Cassazione - pur non rivestendo la qualità di agenti di polizia giudiziaria - sono pur sempre guardie giurate volontarie di un'associazione protezionistica nazionale riconosciuta. Conseguentemente gli agenti che hanno proceduto alla misura cautelare hanno agito nel legittimo esercizio delle loro competenze, nel senso che a tali figure sono estesi quei poteri di vigilanza altrimenti riconosciuti agli agenti di polizia giudiziaria.

Fauna selvatica e animali domestici. In passato si sono registrati provvedimenti non conformi all'attività amministrativa compiuta con riferimento alla fauna selvatica, nessun problema interpretativo si pone in ordine all'investitura delle guardie zoofile con riferimento al cane esemplare domestico per eccellenza, fra gli "animali da affezione".

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