Civile

Legge anti-pirateria, blocco delle trasmissioni in diretta entro 30 minuti e piattaforma tecnologica unica

Nelle previsioni del legislatore la possibilità per AGCOM di ordinare il blocco dinamico di DNS e indirizzi IP farà diminuire sensibilmente la necessità di rivolgersi alla tutela giurisdizionale

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di Stefano Previti*

Il 12 luglio 2023 il Senato ha approvato senza emendamenti il disegno di legge recante nuove Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica, confermando quindi il testo già approvato dalla Camera il 22 marzo 2023.

Oltre a rimarcare alcuni principi fondamentali della materia, come la necessità di proteggere la proprietà intellettuale in quanto imprescindibile stimolo all'innovazione, la legge colma finalmente un vuoto normativo assegnando esplicitamente alcuni poteri all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) per una lotta più efficace alla pirateria online.

Possibilità di un blocco dinamico da parte dell'autorità amministrativa

In particolare, tra le principali novità vi è la possibilità per l'Autorità di ordinare ai prestatori di servizi di accesso alla rete e altri fornitori di servizi della c.d. società dell'informazione il blocco dell'accesso ai contenuti diffusi abusivamente (si pensi ad un film o ad una partita di calcio), anche qualora i servizi illeciti abbiano nel frattempo mutato parzialmente il proprio indirizzo IP o nome di dominio.

In altre parole, la nuova legge consente all'AGCOM di ordinare un c.d. "blocco dinamico" dei servizi illeciti (IPTV, nomi di dominio, etc.) attraverso cui i pirati mettono a disposizione del pubblico opere protette dal diritto d'autore e altre privative.

Fino ad adesso, invece, il blocco dinamico era concesso dai Tribunali in sede di urgenza, ma non dall'autorità amministrativa, il cui intervento era statico, ossia limitato ad ogni singolo nuovo dominio o indirizzo IP illecito, che i pirati impiegavano pochi minuti a modificare, così vanificando l'efficacia dei blocchi.

Blocco tempestivo delle trasmissioni in diretta entro 30 minuti

La novità di maggiore impatto però è sicuramente quella relativa alle ipotesi di gravità e urgenza che riguardano la messa a disposizione di contenuti trasmessi in diretta, prime visioni di opere cinematografiche e audiovisive, etc.

In tali casi, l'AGCOM potrà ora intervenire con un provvedimento cautelare adottato con procedimento abbreviato senza contraddittorio. In particolare, per quanto riguarda i contenuti trasmessi in diretta, i l provvedimento dovrà essere adottato ed eseguito prima dell'inizio o al più tardi durante la trasmissione medesima. I soggetti destinatari del provvedimento, inoltre, dovranno provvedere alla rimozione o alla disabilitazione dei servizi illeciti entro il termine massimo di 30 minuti dalla comunicazione.

L'indicazione di uno specifico periodo temporale entro cui il provvedimento dovrà essere eseguito rappresenta un vero e proprio punto di svolta nella lotta alla pirateria, soprattutto sportiva ma non solo. La forza delle associazioni criminali che stanno dietro alla diffusione illecita di contenuti in diretta sta infatti proprio nell'offrire una alternativa a basso costo rispetto al servizio offerto degli operatori legittimi, i quali fino ad ora si sono visti costretti ad implementare costosi sistemi di protezione (che peraltro incidono sulla qualità del servizio erogato) tuttavia riuscendo solo in parte ad arginare il fenomeno.

A tale proposito, la legge appena approvata dispone inoltre che se i servizi illeciti si trovano all'interno dell'Unione Europea, l'AGCOM potrà prevedere partenariati con i propri omologhi per contrastare più efficacemente la distribuzione di contenuti diffusi abusivamente nel territorio UE. Una tale collaborazione sicuramente consentirebbe di fare passi avanti nel colpire efficacemente le reti criminali che fanno della pirateria informatica una redditizia fonte di introiti.

Nuova piattaforma tecnologica unica

Dal punto di vista operativo, all'articolo 6 è previsto che l'Autorità adegui il regolamento in materia di tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica alle nuove disposizioni di legge, definendo gli strumenti tecnici necessari a consentire la disabilitazione dei servizi illeciti nei tempi previsti.

In particolare, è prevista la realizzazione di una piattaforma tecnologica unica con funzionamento automatizzato per tutti i destinatari dei provvedimenti di disabilitazione. Lo scopo di questo strumento è infatti quello di automatizzare gli aspetti tecnici connessi alla segnalazione dei servizi e contenuti illeciti e al materiale intervento sulle reti di comunicazione, permettendo così che i blocchi avvengano in tempi rapidissimi, potenzialmente ben prima del tetto massimo fissato in 30 minuti.

Nuove previsioni per contrastare il Camcording

La nuova legge rafforza anche le misure per il contrasto alla pirateria cinematografica, audiovisiva ed editoriale, prevedendo come nuova fattispecie di reato la condotta di chi "esegue la fissazione su supporto digitale, audio, video o audiovideo" e diffonde al pubblico opere protette dal diritto d'autore.

La previsione mira in particolare a colpire il diffusissimo fenomeno del "camcording", cioè la ripresa di un film durante la sua proiezione nelle sale cinematografiche. Anche tale pratica illecita, infatti, è particolarmente distruttiva per i titolari dei diritti, poiché vanifica lo sforzo di rendere esclusiva la disponibilità di un certo contenuto per un certo periodo di tempo e toglie agli esercenti la possibilità di sfruttare al massimo la finestra, in vero sempre più ridotta, di attenzione del pubblico per un nuovo titolo cinematografico.

La nuova norma realizza peraltro un coordinamento con l'articolo 85-bis del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS), che già vietava di introdurre, installare o utilizzare abusivamente nei luoghi di pubblico spettacolo dispositivi o apparati che consentissero la fissazione su supporti di opere dell'ingegno ivi realizzate o diffuse.

Alla nuova fattispecie si affianca l'innalzamento della sanzione prevista per i fruitori abusivi di opere o materiali protetti, che da 1.032,00 euro passa a 5.000,00 euro.

Conclusioni

La legge in commento segna un cambio di passo nella lotta alla illecita diffusione di contenuti tutelati dal diritto d'autore e rappresenta anche un esempio virtuoso di come il percorso legislativo ordinario possa portare all'adozione di un testo condiviso in tempi ragionevoli.

Tra le conseguenze di maggiore momento vi è sicuramente il passaggio da una cornice temporale incerta per l'adozione dei provvedimenti di blocco dei servizi illeciti ad una indicazione precisa e determinata. La realizzazione di una piattaforma tecnologica unica per l'attuazione degli ordini di blocco dovrebbe inoltre rendere possibile una disabilitazione da parte dei destinatari dei provvedimenti ancora più celere di quella prevista dalla norma nei casi di gravità e urgenza (trenta minuti).

La possibilità per AGCOM di ordinare il blocco dinamico di DNS e indirizzi IP esclusivamente dedicati alla pirateria, inoltre, farà diminuire sensibilmente la necessità di rivolgersi alla tutela giurisdizionale, con conseguente beneficio anche per il sistema giustizia nel suo complesso.
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*A cura dell'Avv. Stefano Previti


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