Professione e Mercato

Legge di Bilancio 2023: sì ai bonus energia per le imprese. Interrotti gli incentivi alla formazione aziendale

Sono due le principali modalità di supporto individuate: la prima è il credito d'imposta per aziende ad alto consumo energetico, la seconda gli incentivi alle imprese verso investimenti in fonti di energia rinnovabile

Stefania Esposito*

Approvata in Senato il 29 dicembre, la nuova legge di bilancio pone un'attenzione particolare nel rispondere alla crescente difficoltà delle imprese nel fronteggiare il caro energia.

Sono due le principali modalità di supporto individuate: la prima è il credito d'imposta per aziende ad alto consumo energetico, la seconda gli incentivi alle imprese verso investimenti in fonti di energia rinnovabile.

È tra questi ultimi che troviamo il rifinanziamento del Fondo Green New Deal per 565 milioni di euro per il 2023.

Green New Deal è un piano d'intervento a sostegno delle imprese che investono in progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare.

Grazie a questa misura vengono erogati contributi o finanziamenti agevolati dai 3 ai 40 milioni di euro a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo coerenti con la finalità di transizione ecologica e circolare. Questo tipo di interventi è cruciale per avviare il processo di indipendenza energetica delle imprese italiane nel medio-lungo periodo.

Per risanare invece la cassa delle imprese impattata sempre di più dai costi crescenti dell'energia la legge di bilancio aumenta le aliquote del credito d'imposta legato ai consumi energetici riservato a quattro categorie d'impresa:

1) Passa dal 40% al 45% il Credito d'Imposta in favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (energivore): da applicarsi a spese effettuate per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023;

2) Passa dal 30% al 35% il Credito d'imposta in favore delle imprese dotate di contatori di energia elettrica con potenza pari o superiore a 4,5 KW (diverse dalle imprese del punto 1): da applicarsi alle spese sostenute per l'acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo trimestre dell'anno 2023;

3) Passa dal 40 al 45% il Credito d'Imposta in favore delle imprese a forte consumo di gas naturale: da applicarsi alle spese di acquisto del gas naturale consumato nel primo trimestre del 2023;

4) Passa dal 40 al 45% il Credito d'Imposta in favore delle imprese non gasivore: da applicarsi alle spese di acquisto del gas naturale consumato nel primo trimestre del 2023.

Un focus particolare è riservato alle imprese agricole e della pesca per l'acquisto di gasolio e benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali.

Viene infatti istituito con la nuova legge un credito d'imposta del 20% su tali spese sostenute nel primo trimestre del 2023.

L'obiettivo è chiaro: salvaguardare i reparti in crisi e supportare i settori strategici del nostro Paese con strumenti che guardino sia al breve periodo – come nel caso dei crediti d'imposta - che al medio periodo – il caso degli incentivi che stimolano l'indipendenza energetica delle imprese italiane attraverso il supporto di progetti di sviluppo per l'utilizzo di energia rinnovabile.

In questo paradigma di incentivi che mette al centro il tema energia viene però trascurato il tema della formazione aziendale: interrotto il credito d'imposta formazione 4.0 che permetteva alle imprese di agevolare fino al 70% dei costi di formazione del personale in materia digitale, stimolando così lo sviluppo interno di competenze tecniche in diversi ambiti come il cloud computing, big data e cybersecurity.

Skills fondamentali per il capitale umano italiano, classificato dall'ultimo rapporto della commissione europea DESI 2022 (Digital Economy and Society Index) al 25esimo posto sui 27 paesi europei per percentuale di persone possiede almeno competenze digitali di baseInsomma, le imprese italiane torneranno a brillare grazie ad un aiuto concreto sui consumi energetici, ma sarà altrettanto importante continuare a far risplendere anche la risorsa più importante delle PMI: le persone.

*Managing Partner di Blue Ocean Finance


Per saperne di piùRiproduzione riservata ©