Professione e Mercato

Life Long Learning degli avvocati

Saremo stagisti tutta la vita, questo vuol dire Life Long Learning, apprendimento continuo per tutta il corso della vita.

di Mario Alberto Catarozzo*


Saremo stagisti tutta la vita, questo vuol dire Life Long Learning, apprendimento continuo per tutta il corso della vita. Questo è ciò che già stiamo vivendo con la nuova epoca 4.0 e questo è ciò che sicuramente caratterizzerà ogni professione nei prossimi anni. Se un tempo i cambiamenti attraversavano più generazioni, oggi la stessa generazione assiste a più cambiamenti epocali nel corso della propria esistenza. Non parliamo soltanto di cambiamenti normativi, quelli ci sono sempre stati, anzi alcuni periodi storici come gli anni '70 in Italia hanno visto cambiamenti sociali e di conseguenza normativi importanti, basti pensare al diritto di famiglia e poi vent'anni dopo alla riforma del diritto societario e prima ancora del processo penale e da poco della crisi d'impresa. No, non stiamo parlando di quei cambiamenti, che accompagnano le mutate istanze sociali e i modelli economici di un paese, stiamo parlando di tutto ciò che ci sta intorno: relazioni interpersonali, relazioni di business, organizzazione del lavoro, gestione del tempo, strumenti tecnologici, tempistiche di lavoro, dinamiche di mercato nazionale e internazionale.

SAPERSI REINVENTARE
Se un tempo il professionista una volta acquisita la pratica professionale, avviato il lavoro e costruito il proprio nome viaggiava sulle ali del passaparola, aggiornandosi a livello normativo e giurisprudenziale, ma senza preoccupazioni gestionali per lo studio e per il business, oggi le cose sono completamente diverse. Sappiamo che essere un bravo avvocato, per esempio, è certamente fondamentale, ma non basta più a fare business, a garantire il fatturato.

Oggi l'avvocato deve saper costruire un team di persone che lavorano con lui in modo affiatato, pertanto ha bisogno di competenze per selezionare non solo collaboratori tecnicamente bravi, ma anche quelli giusti al posto giusto; deve saper fare i colloqui, deve poi saper formare tali collaboratori per evitare che si "perdano" lasciati a sé stessi e non siano performanti.

Oggi l'avvocato titolare di studio deve saper gestire il clima interno, saper delegare con efficacia, saper condurre riunioni ben organizzate, fare scelte organizzative innovative, con la giusta tecnologia alla base del lavoro di team. Software, gestionali di studio, cloud, sito Internet, social network, marketing, business development: l'avvocato è tante cose oggi, non solo consulente legale, ma anche gestore di risorse (manger) e sviluppatore di valore (imprenditore). Il nostro dominus questo non ce l'ha certo insegnato, né lo abbiamo appreso per modeling, in quanto semplicemente non si faceva così, non era necessario. Bisogna quindi sapersi reinventare, saper prendere ciò che oggi il mercato della tecnologia offre e formarsi, informarsi e restare costantemente aggiornati.

TUTTO VIAGGIA VELOCE
L'obsolescenza è oggi incredibilmente veloce, per cui non basta più aggiornarsi e informarsi, imparare ad usare un software o i social; pochi mesi dopo ciò che abbiamo imparato è già superato da un nuovo software, da nuove funzionalità. Qualcuno potrebbe obiettare che non importa, non siamo qui a fare la gara su chi ha l'ultimo modello di iPhone. Vero, ma qui non parliamo dell'ultimo modello per essere fashion, parliamo di stare al passo con i tempi per essere competitivi. La velocità non è un vezzo o una opzione, è oggi una condizione fondamentale per essere competitivi. Amazon prime insegna: le persone vogliono le cose subito. So che non piace e spesso non è possibile né opportuno, ma l'approccio della tempestività ci vuole in un mondo oramai a mille all'ora. Chi è più flessibile, chi è più veloce, chi è più organizzato vince. Tutto qui. La professione legale, benché professione storicamente intellettuale oggi rientra a pieno titolo in queste dinamiche e risente del mondo business dell'impresa a cui offre servizi e da cui ancillarmente dipende.

L'APROCCIO MINDFULNESS CI PUO' SALVARE
Non vivremo più di rendita, questo è chiaro. Dovremo essere flessibili e veloci, anche questo lo abbiamo compreso. E lo stress dove lo mettiamo? Una vita frenetica è sostenibile sul lungo periodo?

Ci sono strumenti per correre ai ripari. La risposta è sì e ore ne vedremo uno, che utilizzo io stesso e inserisco nei miei corsi e nella mia consulenza agli studi. Sto parlando della Mindfulness, la disciplina che ci aiuta a coltivare il presente, la consapevolezza e l'equilibrio.

La Mindulness viene definita in molti modi, pratica, disciplina, meditazione, filosofia di vita. A me piace considerarla uno stile di vita. Mindfulness vuol dire stile di vita consapevole, dove siamo presenti a noi stessi, cogliamo il presente nelle sue sfaccettature e possiamo così essere padroni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni e, di conseguenza, delle nostre scelte. Un approccio pratico, a portata di mano sempre, per tutti; una pratica che richiede applicazione perché diventi abitudine.

La Mindfulnes è un percorso adatto alla nostra epoca frenetica, alla cultura occidentale e la sua pratica può renderci persone migliori, più consapevoli, più umane, più felici. Invece di inseguire il tempo e le attività, di vivere a mille come un giocoliere che cerca di tenere in piedi più cose contemporaneamente, la Mindulfness ci permette di vivere in equilibrio, più calmi, concentrati e in salute. Come un uragano ha il suo centro silenzioso, e intorno scatena una potenza immensa, così dobbiamo fare noi: centrati, in equilibrio, calmi dentro e concentrati sull'azione fuori. Questo approccio, unito alla mentalità coaching, mentalità strategica di agire, ci permetterà di costruire con entusiasmo ed energia il nostro futuro.


*di Mario Alberto Catarozzo Business coach e formatore specializzato sugli studi professionali. Fondatore e CEO di MYPlace Communications srl.

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