Civile

Limiti di velocità: gli autovelox vanno omologati e non approvati

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di Domenico Carola

Le procedure di omologazione e di approvazione degli apparecchi utilizzati per accertare il rispetto dei limiti di velocità devono essere tenute ben distinte. Lo ha chiarito il giudice di pace di Milano con la sentenza dell'11 febbraio 2019.

La vicenda - Un automobilista propone ricorso davanti al giudice di pace di Milano contro alcuni verbali di violazione per il superamento dei limiti di velocità lamentando, con deposito della documentazione, che l'apparecchiatura elettronica utilizzata per l'accertamento delle violazioni non risultava aver ottenuto l'omologazione da parte del ministero dello Sviluppo economico, ma solo un'approvazione da parte del ministero dei Trasporti e delle tnfrastrutture attraverso determine dirigenziali. Il comune si costituisce, depositando i due provvedimenti ministeriali, che confermano l'avvenuta approvazione dell'apparecchiatura utilizzata, al posto dell'omologazione, affermando che i due termini sono utilizzati dal codice della strada quale sinonimi e ribadendo quindi la correttezza e la legittimità dell'accertamento.

La decisione - Il Giudice di Pace accoglie il ricorso ritenendo che la chiave di lettura è da ricercare nell'articolo 192 del Regolamento del codice della strada. La necessità di questa specificazione nasce dal fatto che i termini omologazione e approvazione sono spesso utilizzati in maniera promiscua, ma tale sovrapposizione è solo apparente, visto che si tratta di due procedure completamente diverse che giungono a differenti provvedimenti conclusivi. Infatti, come disciplinato dal secondo comma della disposizione richiamata, l'omologazione va fatta per verificare la rispondenza e l'efficacia di un determinato apparecchio alle prescrizioni stabilite nel predetto regolamento. Mentre, l'approvazione riguarda la richiesta relativa a elementi per i quali il regolamento non stabilisce le caratteristiche fondamentali o particolari prescrizioni.

In conclusione il Giudice di prime cure ha evidenziato che il Legislatore ha previsto due diverse procedure, con diverse condizioni e una ratio ben precisa e suscettibile di distinguere varie situazioni. L'omologazione quindi riguarda le apparecchiature utilizzate per accertare la velocità su strada, come gli autovelox, per le quali non è sufficiente l'approvazione; gli strumenti che non hanno le caratteristiche richieste dal regolamento di attuazione del codice della strada per l'omologazione possono essere solo approvati, ma non vanno bene per la misurazione della velocità, bensì per altre infrazioni.

Giudice di pace di Milano - Sentenza 11 febbraio 2019

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